Abusi su una bambina di sei anni in un camping sul Trasimeno: animatore anconetano di 33 anni arrestato. Ora è ai domiciliari con il braccialetto

Abusi su una bambina di sei anni in un camping sul Trasimeno: animatore anconetano di 33 anni arrestato
Abusi su una bambina di sei anni in un camping sul Trasimeno: animatore anconetano di 33 anni arrestato
di Egle Priolo
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 08:09

ANCONA Baci e approcci hard su una bambina di soli sei anni. Arrestato un animatore anconetano. Uno choc terribile per la piccola Laura (nome di fantasia), a cui un giorno d’estate si è parato davanti un uomo di 33 anni con l’intento di abusare della sua tenera età. Il fatto è accaduto la scorsa estate. Il 33enne originario dell’hinterland anconetano è accusato di violenza sessuale aggravata, oltre che di detenzione di materiale pedopornografico. Accuse per cui si trova ristretto agli arresti domiciliari, con tanto di applicazione del braccialetto elettronico. 

 
L’intervento


A lui, con precedenti specifici, sono arrivati i carabinieri di Magione in collaborazione con i colleghi della compagnia diretti dal capitano Luca Battistella, a cui si è rivolta la famiglia di Laura appena la piccola ha raccontato in lacrime tutta la storia al papà.

La piccola ad agosto era in vacanza in un campeggio, quando è stata avvicinata dal 33enne: la procura di Perugia, che ha chiesto e ottenuto la misura cautelare nei suoi confronti, lo definisce «animatore» della struttura ricettiva, mentre ai suoi stessi familiari avrebbe detto di essere semplicemente in vacanza in Umbria, in cerca di refrigerio sulle rive del lago. 


La ricostruzione


Di certo, era arrivato da poco in quel campeggio e agli investigatori è risultato essere tra gli addetti all’animazione del villaggio, nonostante una denuncia e un procedimento aperto per un caso quasi identico, avvenuto qualche anno fa nella zona di Ancona. E proprio durante una pausa lavorativa, secondo quanto reso noto dal procuratore capo Raffaele Cantone, «avrebbe compiuto atti sessuali» nei confronti della bimba di soli sei anni. Che però ha capito immediatamente la gravità di quanto è stata costretta a subire ed è corsa ad avvisare i genitori. Da lì, la denuncia e le indagini immediate dei carabinieri. Il 33enne è stato denunciato a piede libero, con tanto di sequestro del telefono cellulare e di altro materiale dove è stato rinvenuto «un numero rilevante di immagini pedopornografiche».


Il pericolo


Elementi e indizi che hanno portato alla richiesta di arresto, condivisa dal gip del tribunale di Perugia con motivazioni pesantissime. Il giudice, infatti, ha ritenuto – come si legge nell’ordinanza - «elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di specifica reiterazione criminosa». E non solo: il gip parla di fatti «connotati da inquietante spregiudicatezza e totale assenza di freni inibitori» e di «negativa personalità dell’indagato, gravato da precedente specifico e da uno stato mentale patologico che lo rende del tutto arrendevole alla devianza sessuale pedofilia di cui è portatore». Assistito dall’avvocato Stefano Migliorelli di Macerata, il 33enne domani dovrà presentarsi davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia.

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