Addio al prof Gianmario Raggetti, tra sanità e neuroscienza con l’amore per la città

Se n’è andato a 77 anni all’ospedale di Torrette, dopo il ricovero d’urgenza Docente della Politecnica, si è impegnato per il rilancio del centro storico

Addio al prof Gianmario Raggetti, tra sanità e neuroscienza con l’amore per la città
Addio al prof Gianmario Raggetti, tra sanità e neuroscienza con l’amore per la città
di Lucilla Niccolini
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Sabato 27 Gennaio 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:14

ANCONA - Chi ha incontrato di recente il prof Gianmario Raggetti, illuminato dal sorriso sornione e contagioso, non poteva immaginare la prematura scomparsa. Se n’è andato l’altra notte, all’Ospedale di Torrette, dov’era stato ricoverato d’urgenza. Si spegne, con lui, una fiamma di impegno, umano e professionale, profuso nella ricerca, ma anche nell’assistenza ai più deboli. Aveva 77 anni, ancora nel pieno della vita, vissuta profondendo energie e competenze.

Le esperienze

Nato nel 1946, laureato in Economia e Commercio nel ‘69, ha percorso la carriera universitaria attraverso diverse esperienze, prima al centro studi della Banque National de Paris, quindi alla Bocconi e all’ateneo di Siena, fino alla cattedra di Economia degli Intermediari Finanziari alla Politecnica Marche. Aveva inaugurato l’insegnamento, per il corso di laurea in Ingegneria Biochimica, di Management Sanitario, materia di cui aveva fondato un centro interdipartimentale. In pensione, aveva continuato a impegnarsi nel settore, membro del Comitato tecnico del ministero della Sanità e di diverse commissioni del Consiglio Superiore di Sanità. Direttore scientifico dell’Associazione Brain Line al Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica della Politecnica, ha avviato e coordinato la ricerca interdisciplinare in Neuroeconomia, sul ruolo del cervello nel processo decisionale economico e finanziario.

Le pubblicazioni

I suoi studi sul tema sono pubblicati nel libro “Neuroeconomia… Neurofinanza: I correlati neurali del Direct Access Trading”. «Ho avuto il privilegio di collaborare con lui in questo campo - lo rimpiange la prof Laura Mazzanti, direttore della Fondazione Salesi - e non so capacitarmi della perdita di un amico sincero, sempre disponibile al dialogo, infinitamente buono: ha profuso risorse per aiutarci nell’assistenza ai genitori e, più di recente, alle mamme ucraine». «Da anni, ogni domenica portava i dolcetti ai bambini ricoverati, che lo adoravano», dice la dottoressa Paola Coccia, dirigente Medico di Oncoematologia Pediatrica al Salesi. «Le sue visite, per tanti piccoli, rimangono il ricordo più bello.

Per tutti noi, una presenza costante e rassicurante. E quando, le ultime due domeniche, non l'ho visto arrivare, mi sono preoccupata. Mi ha risposto con un messaggio: “Con tutti voi ho trovato il modo di fare una piccolissima cosa e una grande esperienza, positiva, nella vita”. Quasi un addio».

La sua proposta

Uomo dai mille interessi, era stato anche presidente di Marina Dorica, rappresentante di Ancona-Cives, il comitato per il centro storico, e aveva accettato di succedere a Carlo Emanuele Bugatti nella direzione del Musinf di Senigallia, chiamato dall’allora sindaco Maurizio Mangialardi, che ne rimpiange competenza e passione: «Ha dato continuità al progetto Senigallia Città della Fotografia, costruendo la proposta di legge regionale per celebrare il centenario di Mario Giacomelli».

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