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FERMANA- In sei mesi un allenatore al primo ballo ha entusiasmato la giuria della Serie C: palette in alto, tutti 10. Chiamatela Stefano "Protti-Landia". Giovani che vanno a duemila, scommesse vinte, over rimessi in piedi: e imprese, come quella compiuta nel derby con l’Ancona di Colavitto. Empatia, lavoro, divertimento. Meraviglia Fermana, un ammasso di macerie a fine luglio, una giostra di bel calcio che non s’inceppa mai adesso.
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Costruire dalle ceneri
Dopo il ripescaggio estivo e la costruzione della rosa effettuata in fretta e furia, i canarini sul campo hanno da subito mostrato idee brillanti, crescendo però lentamente. Qualche vittoria spot, ripensare ad esempio al clamoroso 2-0 interno con il Cesena – 4° giornata -, tanti difetti da limare – quanti gol incassati sul filo di lana inizialmente… -, un potenziale sviluppatosi nel tempo. E pensare che domenica 20 novembre, tutt’altro che una vita fa, per qualche minuto la Fermana ha occupato il fondo della classifica del girone B.
Le prime settimane del 2023
Se la Fermana è riuscita addirittura a festeggiare Natale in zona salvezza, nel 2023 ha messo il turbo riattaccando la spina con un risultato roboante: l’8 gennaio ecco servito l’1-3 a Gubbio contro gli umbri che proprio dal quel momento hanno smesso di essere magici. Altroché pranzo di pesce, la città dei matti era stata distrutta dal 4-3-3 di Protti-Landia. Un capolavoro che ha tanti simboli. Capitan Giandonato, 6 gol, 3 assist e ben 16 ammonizioni – giocatore più “ingiallito” d’Italia -, non si disimpegnava così stupendamente da cinque o sei anni. Fischnaller – già 9 reti, di questo spasso stralcerà le 11 di Neglia del 2020-21 - è un attaccante che a Fermo si è visto poche volte nella storia. Lo stopper Parodi è un ex prodigio del calcio italiano che però, da quattro stagioni, era costantemente in infermeria causa gravissimi infortuni a martoriargli ginocchia e muscoli: ora è indistruttibile, ha saltato giusto una manciata di gare e, per minuti giocati, è secondo soltanto a colui che gli giostra a fianco formando una diga solida, ossia duracell Pellizzari. A proposito, l’ex Vis Pesaro “Pelli”, 2.227’ in campo, nella Top10 dei calciatori di movimento più presenti del girone, è pure lui alla stagione più bella della carriera. L’erba del Recchioni evidentemente fa miracoli. Ma anche quella del Manuzzi di Cesena non scherza: il 22 gennaio contro i bianconeri era arrivato un pari straordinario, forse anche grazie ad un po’ di fortuna – il video dell’1-1 di “Fisch”, un gollonzo regalato dalla frittata difensiva, è finito su tutti i canali pallonari -, quella fortuna che aiuta chi se lo merita.
Sognare si può
E a Fermo, domenica scorsa, il trionfo nel derby con l’Ancona non è stato casuale. Adesso, con 35 punti in classifica - tanti quanti la Fermana di Domizzi-Riolfo-Baldassarri totalizzò in tutta la regular season dello scorso anno, finendo penultima e retrocedendo agli spareggi… -, a undici gare da qui alla fine sono più vicini i playoff (-1) che i playout (+9). Sognare, con Protti-Landia, si può.
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