Pesaro, è già polemica per la statua di Pavarotti. La Lega: «Chi ha pagato e quanto ci è costata la passerella elettorale?»

PESARO «Due anni per trovare quattro spicci e dedicare qualcosa di imprecisato a Simoncelli, due anni per realizzare una targa ricordo a Pantani e non un monumento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO «Due anni per trovare quattro spicci e dedicare qualcosa di imprecisato a Simoncelli, due anni per realizzare una targa ricordo a Pantani e non un monumento nonostante ci fosse già disegnato il progetto dai ragazzi del Mengaroni e ora ci troviamo una statua per Pavarotti che sarebbe costata 10mila euro». L’inaugurazione di sabato pomeriggio dell’opera firmata da Albano Poli, non è proprio piaciuta al consigliere comunale Emanuele Gambini, di recente passato nelle fila della Lega.

 

I quesiti

Il consigliere pone una serie di domande all’Amministrazione: «Da quanto tempo si lavorava a questo progetto? Chi lo ha pensato? Chi ha pagato? Per realizzare una statua come quella di Pavarotti sono necessari dai 6 ai 9 mesi tra progetto, stampo e fusione, che va fatta a terra e senza contare la finitura». Palesemente arrabbiato Gambini anche perché soprattutto per celebrare il Sic ci ha messo tempo e soldi di tasca sua visto che ha finanziato il progetto senza però ottenere grandi risultati, nonostante il via libera del Consiglio.

«A me la statua di Pavarotti piace pure - continua il consigliere della Lega - però voglio sapere perché sono rimaste in stallo le altre iniziative simili votate dal consiglio comunale mentre, l’omaggio a Pavarotti, è stato un affare tutto della maggioranza. In aula non è passata nemmeno una delibera sull’impegno di spesa».

Gambini ironizza anche sulle generiche affermazioni dell’amministrazione relative al costo della statua in bronzo. «Dicono 10mila euro, mi limito a sostenere che è un’assurdità. Con quella cifra un’opera di tale portata non si finisce nemmeno di progettare. Voglio sapere chi ha stanziato la cifra realmente spesa».

Qualcosa di più di ragionevoli sospetti? «Certo, ho i documenti: il lavoro è stato affidato direttamente alla ditta Paci Costruzioni. L’incarico è relativo ai lavori di realizzazione del plinto di fondazione (generalmente un blocco in calcestruzzo armato a forma di parallelepipedo) per l’ installazione della scultura bronzea di Luciano Pavarotti in piazza Lazzarini. Questo per un importo di 8mila ero più 1.760 euro di Iva per un totale di 9.760 euro come da preventivo acquisito in data 18 aprile a seguito di trattativa diretta. In pratica solo il basamento è costato quasi 10mila euro. La spesa per la realizzazione della statua resta ignota».

Anche la passerella di sabato pomeriggio del sindaco Ricci e del vicesindaco Vimini (insieme ad altri esponenti della maggioranza) per Gambini non è stata il massimo della lealtà: «È incredibile, a 30 giorni dalle elezioni continuano imperterriti a macinare inaugurazioni, in barba a tutte le regole. La verità è che fanno quello che vogliono».

A margine da segnalare la polemica social: in tanti non hanno apprezzato la collocazione della statua di Big Luciano che porge le spalle al teatro Rossini. In rete il riferimento era al posteriore.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico