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PESARO - Sbornia Ancona, per la Vis un altro netto ko nel derby tra le due città più grandi delle Marche. I sigilli di Paolucci, Bianconi e Mattioli sono stati il giusto premio a una squadra, quella di Colavitto, superiore dall’inizio alla fine su pesaresi irriconoscibili, incapaci di rompere il pressing alto avversario.
Quanti assenti
Assenze pesanti da ambo le parti.
Monologo dorico
Il primo tiro del pomeriggio piovoso pesarese nasce da una punizione battuta furbescamente veloce da Gatto, Martina a sinistra scarica il mancino però Farroni con l’aiuto del palo respinge. E’ il prologo al vantaggio esterno di Paolucci, che si introduce come il burro nella troppo molle difesa vissina tramutando in rete un lancio di De Santis rifinito da Moretti. La Vis sbanda, si aggrappa a Farroni per evitare lo 0-2 sul tiro di Lombardi, imbeccato da Moretti che poco dopo si vede stoppato da Ghazoini. Ghazoini e Farroni salvano anche poco dopo su Moretti. A inizio ripresa l’Ancona parte forte per trovare quel raddoppio sfiorato sul finire di prima frazione. Missione compiuta sul settimo corner, con Bianconi chirurgico di testa sulla battuta di Paolucci. Sassarini inserisce Marcandella e Provazza ma la gara non cambia. Anzi le cose peggiorano per la Vis che chiude in dieci, per la seconda espulsione stagionale di Ghazoini (calcio senza senso su Paolucci) e prende pure il terzo (tap in di Mattioli dopo palo di De Santis). Passivo che, senza Farroni, sarebbe stato più pesante. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico