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ANCONA - Prima di arredare il balcone, il terrazzo, mentre si iniziano a sistemare le piante in giardino, forse è il caso di interrogarsi se siamo davvero soddisfatti della privacy che ci riservano questi spazi o come gestiamo angoli “funzionali” come quelli dove sono alloggiati i bidoni della spazzatura o anche gli attrezzi da giardinaggio. Perché l’inizio della Primavera è il periodo ideale per fare delle modifiche e creare quel “divisorio ottico” che renderà ancora più confortevole il nostro dehors.
La prima cosa che viene in mente è usare come schermatura delle piante sempreverdi o degli arbusti. Soluzioni che sono esteticamente perfette. Come ad esempio il bambù che dona un effetto “zen” all’ambiente, molto elegante soprattutto se si pianta in vasi separati tutti uguali e a ridosso del muretto.
Un’altra pianta molto adatta è il gelsomino o il “Trachelospermum jasminoides” o ancora il più rustico caprifoglio, il “Jasminum polyanthum” e il lillà. Sono arbusti interessanti perché sono fitti e diffondono un buon profumo ma anche perché sono eretti, ossia salgono e si curvano. Insomma hanno un portamento pulvinato, il che è importante per una “barriera” che vedremo dal “basso verso l’alto”.
Per chi può installare un reticolato, la scelta è ampia. Ma l’effetto più bello, anzi straordinario, si ottiene intrecciando delle piante di rose, piccole o anche grandi, alla “Clematis”, una pianta rampicante molto robusta dalle copiose infiorescenze che resiste anche a temperature rigide e fiorisce praticamente sempre. È particolarmente adatta per essere coltivata in vaso e rimane sempre bella purché si segua la regola, come per l’edera, della “testa al sole e piedi all’ombra”. Per aiutarci a mantenere le radici preparare un terreno fresco, umido, ben drenato in una balconiera davvero bella capiente e per aiutarci piantare ai piedi qualche fiore di bassa statura. Comunque nel genere “Clematis” esistono tantissime specie, dalle più note “clematis Sempreverdi” agli “Ibridi” a grandi fiori e c’è davvero una vasta gamma di forme e colori. Informarsi comunque sulle potature. Le Alpine, le Montane richiedono potature lievi dopo la fioritura in cima, invece la Viticella, la Texensis, la Tangutica esigono potature drastiche a febbraio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico