Ad Ancona due donne affascinate dall’arte, Loretta e Giulia: la figlia, con una preparazione musicale, ha fatto del teatro la sua vocazione, mentre la madre, psicologa che...
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Loretta Lispi. Anconetana, ha studiato al liceo Rinaldini. Laureata in Psicologia, ha svolto l’attività di psicologa e di psicoterapeuta. Vive ad Ancona e da anni lavora come funzionario nel pubblico. Poi dipinge e predilige l’astrattismo. I suoi quadri sono stati esposti in alcune collettive.
Giulia Salvarani è nata ad Ancona nel 1991. Si è diplomata in teoria e solfeggio oltre che in pianoforte complementare al Conservatorio Rossini di Pesaro dove ha frequentato anche la classe di violoncello. Poi si è diplomata all’Accademia d’Arte drammatica D’Amico di Roma nel 2014.
Quanto vale la creatività?
M - La creatività è crescita, ti permette di trovare soluzioni, di guardare la realtà con occhi sempre diversi e uscire dai suoi confini limitati, di vivere esperienze inedite, di giocare un po’ con la vita.
F - Molto, serve in ogni campo: lavoro, amore, amicizie… penso aiuti a mantenere vivo l’interesse e le relazioni.
Sì, viaggiare: evasione o conoscenza?
M - Per me viaggiare non è mai evasione (mi porto sempre dietro tutto quello che lascio), è conoscenza, stupore, entusiasmo di fronte al nuovo.
F - Un bel viaggio deve contenere entrambe le cose. L’una alimenta l’altra cosa: dopo la conoscenza l’evasione, cosi come nell’evasione, la conoscenza.
… e il ritorno a casa?
M - Significa ritrovare il mio rifugio, il conforto delle mie sicurezze con qualcosa in più, ma senza rimpianti.
F - Spesso è bello. Serve un posto dove tornare sempre. Un posto che chiamiamo casa, che aiuti a ricordare.
Qual è il segreto della felicità?
M - Felicità è una parola grande. Ci credo, ma non ho ancora capito quale ne sia il segreto.
F - Prendere il meglio da ogni situazione, da non confondere con l’accontentarsi. Star bene nelle piccole grandi cose, nei momenti del quotidiano.
Di lei non sopporto… cosa?
M - Non sopporto il suo rigido arroccarsi nelle proprie convinzioni. Quando erige un muro invalicabile e senza crepe, ti fa sentire impotente.
F - Quando è ansiosa, perché crea tensioni inutili e mi rende solo nervosa.
Lei è straordinaria, quando?
M - Lei è straordinaria sempre! Quando è così matura, cosi determinata e appassionata, quando recita! In teatro, beninteso, non con me.
F - Quando mi prende in giro, perché sa cogliere i miei difetti e cosi me li fa notare senza però darmi addosso. È un modo delicato, più efficace su di me.
Con lei, dove non andresti mai?
M - Al mare. Io lo amo, lei lo detesta.
F - A fare shopping, ci mette troppo tempo. Lei si diverte e io mi annoio.
Lo stile cos’è?
M - La misura, l’equilibrio e la sobrietà.
F - Un modo per affrontare la vita, un modo di porsi. Non si può costruire, penso che sia una dote naturale.
Dall’uomo ideale, cosa ci si deve aspettare?
M - Che ti accolga, che accetti le tue diversità, che sappia ridere con te e di se stesso.
F - Rispetto e simpatia, le basi per poi costruire qualsiasi cosa. Deve rispettarti e saperti far divertire.
Meglio una bugia a fin di bene o la verità a tutti i costi?
M - Scelta difficile. Preferisco la verità, magari espressa con rispetto e delicatezza. Del resto io non so mentire molto bene.
F - Meglio la verità: può aprire tante possibilità, anche, anzi soprattutto quando è più dura. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico