«Cinghiali ad Urbino prevalga lo stato di diritto non gli apprendisti stregoni». Europa Verde - Verdi attaccano il presidente degli agricoltori Busetto

«Cinghiali ad Urbino prevalga lo stato di diritto non gli apprendisti stegoni». Europa Verde - Verdi attaccano il presidente degli agricoltori Busetto. Immagine tratta da Facebook
URBINO - Cinghiali ad Urbino: prevalga lo stato di diritto non gli apprendisti stegoni. «Assistiamo increduli alle azioni avvenute al parco della rimembranza di Urbino da...

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URBINO - Cinghiali ad Urbino: prevalga lo stato di diritto non gli apprendisti stegoni. «Assistiamo increduli alle azioni avvenute al parco della rimembranza di Urbino da parte di Busetto, presidente della confederazione agricoltori di Pesaro e Urbino, nonché responsabile nazionale della stessa, per le questioni riguardanti la fauna selvatica - interviene la segreteria ducale di Europa Verde e Verdi  -. Ci lasciano attoniti il silenzio delle istituzioni difronte ad una palese violazione della legge, che mette a rischio non solo la gestione degli animali, ma sopratutto l’incolumità dei residenti.  Come si può consentire ad un privato di chiudere un parco pubblico intrappolandoci al suo interno un branco di cinghiali e alimentarli?». 

«Azione in contrasto con la normativa vigente»


«Queste azione sono in totale contrasto con il buon senso e alla normativa vigente sulla gestione della fauna selvatica. Dichiara - Gianluca Carrabs dei Verdi -. Il presidente Busetto il quale si definisce esperto in materia, avrebbe dovuto da tempo sostenere come facciamo noi Verdi, la realizzazione di un piano di contenimento della specie, da far eseguire a degli esperti faunistici come quelli che operano al Cras.  La salvaguardia dell’agricoltura e la gestione faunistica sono materie complesse e vanno affrontate con metodo scientifico e rigore normativo non come metodo da “apprendista stregone”. Inoltre si invita anche le istituzioni preposte come la Provincia e Pesaro Urbino e il Comune di Urbino a far governare le catture da personale specializzato e non da operatori che hanno di fatto spaventato i cinghiali mettendo a rischio l’incolumità di cose e persone».

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Corriere Adriatico