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ANCONA - Un treno d’epoca percorrerà i 31 chilometri di strada ferrata che uniscono Fabriano a Pergola, inaugurati il 28 aprile 1895 e chiusi definitivamente - dopo varie vicissitudini - il 13 novembre 2013. Il convoglio, della prima metà del Novecento e ancora perfettamente funzionante, è stato messo a disposizione dalla Fondazione Fs Italiane alla Regione Marche che attiverà così il primo progetto pilota di turismo storico, culturale ed enogastronomico riutilizzando i binari di quella che sarebbe dovuta diventare una parte importante della “Subappennina Italica” ma che nei fatti non è stata mai realizzata.
Mercoledì invece l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli, presenterà questo percorso sperimentale che utilizzerà proprio quei binari dismessi per promuovere le bellezze del territorio, tra cultura, arte e degustazioni enogastronomiche.
La delibera è stata approvata dalla giunta nei giorni scorsi: «L’offerta turistica realizzata dalla Regione Marche in collaborazione con la Fondazione Fs rappresenta un’opportunità per il turismo interno e di prossimità - si legge -, che attraverso una formula innovativa di turismo ferroviario alla scoperta del territorio, permette lo sviluppo di un turismo sostenibile, la decongestione dei flussi dei grandi centri e la destagionalizzazione della domanda».
«La sinergia tra il settore turistico e quello del trasporto pubblico - continua il documento - è un fattore rilevante per avviare la ripresa e sostenere la crescita attraverso la promozione di una mobilità sostenibile, a basso impatto ambientale, valorizzando al contempo il patrimonio culturale e ricettivo esistente in Regione anche attraverso iniziative di incremento della mobilità sostenibile e di qualificazione del servizio di trasporto pubblico in ambito ferroviario». All’incontro di mercoledì mattina interverranno l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli e il direttore generale di Fondazione Fs Italiane Luigi Francesco Cantamessa.
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Corriere Adriatico