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PESARO Habemus il nuovo direttore generale dell’Ast 1 in servizio da domani: Alberto Carelli, attuale direttore amministrativo dell’Ast di Fermo, una carriera tutta all’interno della sanità regionale, attraversandone le varie mutazioni di forma giuridica (dalle Aree Vaste alle Ast, cominciando con le fu Zone territoriali) e ritenuto grande esperto dei complessi meccanismi della macchina sanitaria. L’uomo giusto al posto giusto per la Regione Marche che con la sua nomina ha stoppato sul nascere le grane politiche che già si annusavano, con la campagna elettorale ancora ai blocchi di partenza, dopo il doppio addio a distanza ravvicinata del dg Nadia Storti e del direttore sanitario Edoardo Berselli.
Nota asciutta
Asciutta la nota ufficiale della fumata bianca avvenuta nel primo pomeriggio di ieri: «La giunta regionale ha provveduto alla nomina del dottor Alberto Carelli, già direttore amministrativo dell’Ast di Fermo, a nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro e Urbino, con decorrenza dell’incarico dal prossimo 1° maggio.
Non una passeggiata
Non che a Pesaro gli aspetti una passeggiata, tanto che c’è un retrogusto ironico nell’inizio dell’incarico il primo maggio, festa del lavoro. Perchè al neo dg , che sulla carta avrà un incarico di 4 anni, lo attende un impegno di quello tosto, da rimboccarsi le maniche con più risvolti. A cominciare dal portare a compimento la complicata fusione a freddo tra Area Vasta e Azienda ospedali riuniti Marche Nord che ha portato all’attuale Ast. Oggi andranno in quarta commissione (e dovrebbero essere approvate) le linee guida degli atti aziendali, la Bibbia sanitaria che dovrà applicare la riforma, ma solo con successivi step si potrà capire che ricaduta effettiva avrà per i servizi e gli ospedali del territorio (al momento si fa incetta di voci, per inciso non proprio rassicuranti). Non solo. C’è la partita del cantiere del nuovo ospedale di Muraglia che si deve aprire per l’autunno ma prima dovranno essere definiti i faticosi spostamenti della cittadella della salute mentale che le scorse settimane hanno registrato gli ennesimi appelli dei familiari.
Le mosse
Dovrà fronteggiare poi lo sbarco della clinica privata Villa Fastiggi, stoppando i malumori di Fano per i 50 posti letto annunciati e svaporati. E poi le vecchie magagne: la mobilità passiva, il numero complessivo dei posti letto non sufficiente rispetto ai parametri, le liste d’attesa. Non gli manca di certo l'esperienza, visto che ricopre incarichi dirigenziali fin dal 2002 (nel 2005 è stato dirigente amministrativo responsabile dell'Unità Operativa Complessa Segreteria Direttore di Zona, nel 2002 dirigente amministrativo Servizio Risk Management). E tra i primi atti ci sarà (quasi telefonata come previsione) la nomina del sostituto del direttore sanitario dimissionario Berselli.
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Corriere Adriatico