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ANCONA Un patto tra Regione e Governo nazionale per finanziare i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese marchigiane. Una stretta di mano tra Palazzo Raffaello ed il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per promuove programmi di investimento innovativi e di rilevante impatto tecnologico sul territorio.
Le risorse
L’Accordo quadro siglato nei giorni scorsi mette sul piatto un primo stanziamento pari a 8 milioni di euro: 4 garantiti dalla Regione con i fondi comunitari del Fesr 2021-2027 e 4 dal Ministero dello Sviluppo Economico, a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le aree di intervento
Si va dalle tecnologie di fabbricazione a quelle digitali fondamentali - comprese le tecnologie quantistiche - passando per le tecnologie abilitanti emergenti. Ma sarà possibile ottenere fondi anche con progetti sull’intelligenza artificiale e la robotica, sulle industrie circolari, su malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà. C’è poi il capitolo sulla mobilità green, con area finanziabile legata a trasporti puliti, sicuri e accessibili e mobilità intelligente. E ancora, lo stoccaggio dell’energia, i sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia. Tutte aree di intervento che puntano a modernizzare il sistema produttivo regionale, declinandolo sull’utilizzo di nuove tecnologie. «Questa sinergia tra le Marche ed il Ministero - puntualizza Antonini - permette alle imprese che puntano all’innovazione di massimizzare le ricadute degli investimenti per il territorio regionale». E aggiunge: «Con un impatto positivo non solo sulla competitività aziendale, ma anche sulla qualificazione professionale del capitale umano che verrà assunto durante la realizzazione degli investimenti».
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Corriere Adriatico