OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Quello che manca, adesso, è sapere cosa sarà delle Marche dall’11 gennaio in poi, ovvero quale colore sarà costretta ad indossare la regione in base ai nuovi parametri legati all’indice di contagio. Fino a ieri l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini non aveva avuto anticipazioni, ma dai calcoli degli esperti regionali l’Rt potrebbe arrivare a 1,1, il che ci porterebbe direttamente in fascia arancione o addirittura rossa se raggiungesse la soglia di 1,25.
E i dati del servizio sanità della regione non sono confortanti: anche ieri è stato registrato un trend dei ricoveri in rialzo (560 pazienti ospedalizzati per il Covid) mentre il numero dei degenti in terapia intensiva da giorni non accenna a scendere (65).
I timori
«Ci preoccupa l’aumento dei casi sintomatici», conferma Saltamartini per dare sostanza alla scelta di tenere in Dad gli studenti delle superiori almeno fino alla fine del mese. «Abbiamo visto che l’Italia è indietro di due settimane rispetto alla Gran Bretagna e alla Germania... dobbiamo prapararci». Così le Marche si profilano già di arancione, seppure senza la prova provata dell’indice di contagio che dovrebbe essere ufficiale venerdì.
Le regole
Previste tutte le altre disposizioni del massimo livello di contenimento che abbiamo imparato a conoscere in questi 10 mesi. Domani e venerdì Marche in giallo rafforzato, con divieto di spostamento tra regioni, salvo i consueti casi previsti. Ci si potrà muovere all’interno della propria regione. Coprifuoco sempre dalle 22 alle 5 dell’indomani. Bar e ristoranti potranno riaprire in questi due giorni fino alle ore 18, poi solo asporto fino alle 22 e consegna a casa senza orario. Negozi aperti fino alle 20, via libera anche ai centri commerciali. Sabato e domenica scatta invece la zona arancione, e si prevede che sia così per tutto gennaio, ogni weekend. Vietato muoversi da regione e da comune, tranne le consuete eccezioni anche per centri con meno di 5 mila abitanti (in un raggio di 30 chilometri), sempre con autocertificazione. Bar e ristoranti aperti, ma solo per asporto (fino alle 22) e consegna a domicilio. Negozi aperti, centri commerciali chiusi.
Gli spostamenti
Da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio si entra in una fase al momento senza certezze, dipenderà dalla divisione in fasce di colore. Saranno in ogni caso vietati gli spostamenti tra regioni, anche gialle. Nelle zone rosse la deroga agli spostamenti per due persone per andare a trovare amici o familiari è limitata al comune e non più alla regione come nelle feste di Natale. In generale per la seconda metà di gennaio si valuteranno i dati del contagio per le restrizioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico