Marche verso la zona arancione: da lunedì se l'indice Rt non si abbassa. La Regione: «Siamo tra lo 0,99 e l’1,1». Oggi ancora in rosso

Marche verso la zona arancione: da lunedì se l'indice Rt non si abbassa. La Regione: «Siamo tra lo 0,99 e l’1,1». Oggi ancora in rosso
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 09:43

ANCONA - Quello che manca, adesso, è sapere cosa sarà delle Marche dall’11 gennaio in poi, ovvero quale colore sarà costretta ad indossare la regione in base ai nuovi parametri legati all’indice di contagio. Fino a ieri l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini non aveva avuto anticipazioni, ma dai calcoli degli esperti regionali l’Rt potrebbe arrivare a 1,1, il che ci porterebbe direttamente in fascia arancione o addirittura rossa se raggiungesse la soglia di 1,25.

E i dati del servizio sanità della regione non sono confortanti: anche ieri è stato registrato un trend dei ricoveri in rialzo (560 pazienti ospedalizzati per il Covid) mentre il numero dei degenti in terapia intensiva da giorni non accenna a scendere (65).


I timori
«Ci preoccupa l’aumento dei casi sintomatici», conferma Saltamartini per dare sostanza alla scelta di tenere in Dad gli studenti delle superiori almeno fino alla fine del mese. «Abbiamo visto che l’Italia è indietro di due settimane rispetto alla Gran Bretagna e alla Germania... dobbiamo prapararci». Così le Marche si profilano già di arancione, seppure senza la prova provata dell’indice di contagio che dovrebbe essere ufficiale venerdì. Al momento si naviga a vista da qui al 15 gennaio, data di scadenza del Dpcm in vigore. Poi nella gestione della pandemia da Coronavirus e della libertà di movimento degli italiani ci vorranno nuove disposizioni del governo. Fino alla scadenza dello stato d’emergenza il 31 gennaio, che potrà essere rinnovato ancora per sei mesi per arrivare al 31 luglio. Nel frattempo da qui a domenica le Marche sono allineate al resto d’Italia: regole uguali seppur diverse giorno per giorno, mentre da lunedì si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio. Bisognerà quindi aspettare venerdì per conoscere le decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza in base ai dati del contagio che attribuiranno i colori alle regioni (rosso, arancione e giallo).

I parametri di valutazione cambieranno in senso più restrittivo: per passare da giallo ad arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1 (prima era 1,25) e per la zona rossa Rt a 1,25 e non più a 1,50. Oggi, giorno dell’Epifania, ancora zona rossa con divieto di spostamento se non per motivi di necessità, salute e lavoro, per ricongiungimenti familiari o per fare visita ad amici o parenti una sola volta al giorno, con autocertificazione.


Le regole
Previste tutte le altre disposizioni del massimo livello di contenimento che abbiamo imparato a conoscere in questi 10 mesi. Domani e venerdì Marche in giallo rafforzato, con divieto di spostamento tra regioni, salvo i consueti casi previsti. Ci si potrà muovere all’interno della propria regione. Coprifuoco sempre dalle 22 alle 5 dell’indomani. Bar e ristoranti potranno riaprire in questi due giorni fino alle ore 18, poi solo asporto fino alle 22 e consegna a casa senza orario. Negozi aperti fino alle 20, via libera anche ai centri commerciali. Sabato e domenica scatta invece la zona arancione, e si prevede che sia così per tutto gennaio, ogni weekend. Vietato muoversi da regione e da comune, tranne le consuete eccezioni anche per centri con meno di 5 mila abitanti (in un raggio di 30 chilometri), sempre con autocertificazione. Bar e ristoranti aperti, ma solo per asporto (fino alle 22) e consegna a domicilio. Negozi aperti, centri commerciali chiusi. 


Gli spostamenti
Da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio si entra in una fase al momento senza certezze, dipenderà dalla divisione in fasce di colore. Saranno in ogni caso vietati gli spostamenti tra regioni, anche gialle. Nelle zone rosse la deroga agli spostamenti per due persone per andare a trovare amici o familiari è limitata al comune e non più alla regione come nelle feste di Natale. In generale per la seconda metà di gennaio si valuteranno i dati del contagio per le restrizioni. 

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