Benzina, gasolio e metano: i rincari spengono i motori dei camion. Le due facce della protesta: chi frena e chi vuole lo stop senza se e senza ma

Benzina, gasolio e metano: i rincari spengono i motori dei camion. Le due facce della protesta: chi frena e chi vuole lo stop senza se e senza ma
ANCONA - Il nervosismo è palpabile e si respira in ogni settore dell’economia marchigiana. Gli aumenti sconsiderati dell’energia e del carburante stanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Il nervosismo è palpabile e si respira in ogni settore dell’economia marchigiana. Gli aumenti sconsiderati dell’energia e del carburante stanno mandando in tilt una filiera che stava cercando di risollevarsi dalla batosta di due anni di pandemia e adesso viene fiaccata nuovamente dalla guerra tra Russia e Ucraina.

Grano, farine e bollette: l’escalation dei costi colpisce pane e pasta. L'allarme dei produttori. Vecchi e nuovi prezzi: ecco gli aumenti

 

Esempi concreti: i prezzi di benzina e gasolio sfiorano i 2,3 euro al litro nel servito e 2,2 in modalità self-service ed è sempre in forte crescita il costo del gas, che vanifica i risparmi sperati da chi monta impianti a Gpl. Prezzi che, di questo passo, rischiano di raggiungere i 3 euro al litro tra la fine di marzo e i primi di aprile. In una situazione del genere, tra l’incudine ed il martello, c’è il settore dell’autotrasporto dove il carburante è ovviamente la leva che muove il business. 

 


Situazione esplosiva
E dove già qualche impresa marchigiana per evitare di viaggiare in rimessa ha deciso di spegnere i motori e aspettare che passino questi venti di guerra. «A brevissimo termine c’è l’incontro al ministero, fissato per martedì al ministero - ricorda Gilberto Gasparoni segretario generale di Confartigianato Marche - e la manifestazione nazionale organizzata da Unatras per il 19 marzo». Ma c’è anche la serrata decisa dalla sigla autonoma di Trasporto Unito che dovrebbe prendere il via già da lunedì: nelle Marche nessuno dovrebbe parteciparvi, mentre da più parti sono state prese le distanze da una protesta che potrebbe anche compromettere il confronto aperto con il governo e fissato nella giornata successiva. Ma tant’è. La situazione è esplosiva e non è semplice tenerla sotto controllo.


Il confronto


Questa mattina alle 9.45 Confartigianato trasporti Marche ha convocato a Macerata l’assemblea regionale degli autotrasportatori per confrontarsi con la categoria e oltre ai dirigenti regionali ed ai responsabili sindacali territoriali, parteciperà anche il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Trasporti, Amedeo Genedani. «La categoria è in ebollizione - conferma Gasparoni - e dobbiamo mettere sul tavolo le nostre richieste che vanno dal recupero del costo del gasolio all’applicazione dei costi minimi di esercizio fino al riconoscimento delle soste per il carico e lo scarico». Niente blocchi prima del vertice con il ministro, dunque, che poi anche la linea di Federalistica, la federazione nazionale del mondo Trasportato Confcommercio che raggruppa la filiera integrata delle imprese di logistica marittima e terrestre. «Lo scenario è preoccupante anche in termini di prospettive future - riflette il presidente Andrea Morandi - perchè un conto è sopportare l’aumento del carburante per un breve periodo di tempo, un altro è dovere fare i conti con prezzi che crescono in maniera continua e strutturata. Dall’energia, alle materie prime, al carburante. A livello regionale teniamo sotto controllo la situazione, in attesa di capire gli scenari futuri». Respirare a fondo, prima di agire, senza però abbassare la guardia. È questo il leitmotiv dei rappresentanti del settore marchigiano. Ma c’è pure chi è intenzionato a tirare subito il freno a mano. Lo rileva la Cna di Fermo con il presidente Emiliano Tomassini: «I motivi della sospensione sono ben noti e legittimi, ma faccio e un appello agli imprenditori: ci si fermi evitando manifestazioni su strada, blocchi e agitazioni perché non autorizzate».

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico