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ANCONA - «L’obiettivo è quello di crescere nei traffici, nella qualità della prestazione e dal punto di vista tecnologico. Dobbiamo valorizzare le caratteristiche di tutti i porti dell’Autorità. Questo distretto portuale ha grandi opportunità, dobbiamo coglierle tutte ed esaltare al massimo le vocazioni di ogni singolo porto. Sono ambizioso, ma non dal punto di vista personale quanto piuttosto come autorità di sistema». Vincenzo Garofalo, da martedì al lavoro come presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, traccia la rotta del suo mandato con il passaggio della campanella dal commissario straordinario Giovanni Pettorino.
L’eredità
«Non potevamo avere di meglio che un ingegnere in questo momento in vista dei lavori per quasi 200 milioni che l’Ap deve portare a compimento» ha affermato Pettorino. «Non mi sono fatto un elenco di priorità - ha sottolineato Garofalo - abbiamo però dei finanziamenti e dobbiamo essere bravi a spendere bene questi soldi. L’elenco delle opere su cui l’Adsp si è impegnata sono indubbiamente alla mia attenzione, sono una quarantina di dossier e tutti prioritari».
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Corriere Adriatico