Il neo presidente Garofalo: «C’è l’interesse al raddoppio Fincantieri. Le crociere? Vanno sviluppate,vedremo se il molo Clementino è la location giusta»

«Dobbiamo spendere bene i 200 milioni dei progetti per lo sviluppo dei 5 porti»

Vincenzo Garofalo
Vincenzo Garofalo
di Massimiliano Petrilli
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Giovedì 17 Marzo 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 13:19

ANCONA - «L’obiettivo è quello di crescere nei traffici, nella qualità della prestazione e dal punto di vista tecnologico. Dobbiamo valorizzare le caratteristiche di tutti i porti dell’Autorità. Questo distretto portuale ha grandi opportunità, dobbiamo coglierle tutte ed esaltare al massimo le vocazioni di ogni singolo porto. Sono ambizioso, ma non dal punto di vista personale quanto piuttosto come autorità di sistema». Vincenzo Garofalo, da martedì al lavoro come presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, traccia la rotta del suo mandato con il passaggio della campanella dal commissario straordinario Giovanni Pettorino.

  
L’eredità
«Non potevamo avere di meglio che un ingegnere in questo momento in vista dei lavori per quasi 200 milioni che l’Ap deve portare a compimento» ha affermato Pettorino. «Non mi sono fatto un elenco di priorità - ha sottolineato Garofalo - abbiamo però dei finanziamenti e dobbiamo essere bravi a spendere bene questi soldi. L’elenco delle opere su cui l’Adsp si è impegnata sono indubbiamente alla mia attenzione, sono una quarantina di dossier e tutti prioritari». L’auspicio del neo presidente è che i porti di Pesaro, Ancona, San Benedetto, Pescara e Ortona «diano un proprio contributo, siano parti integranti del progetto. Occorre puntare sul tema dell’intermodalità di Marche ed Abruzzo, sulla nautica da diporto e sugli scali che siano parti integranti del progetto per esaltare le loro vocazioni». A suggellare il rapporto porto-città ecco la «telefonata personale a ciascuno dei sindaci delle 5 città portuali dell’Autorità di sistema prima di un prossimo incontro». Un segno di quello «spirito di squadra» che il neo presidente dell’Adsp vuol mettere al centro della propria azione. Una squadra dove ora dovrà essere inserito il nome del segretario generale. Garofalo precisa di «non poter dare ora indicazioni nè sul nome nè su una data di nomina, ma tutto avverrà come stabilito dalla legge e in tempi bevi per non subire ritardi».

Parlando di Ancona, «città stupenda, molto curata e che mi ha sorpreso per le sue ricchezze storico ed artistiche», il neo presidente ha sottolineato che «qui non manca nulla, un porto come quello di Ancona è difficile da trovare». Tra i temi aperti dello scalo del capoluogo il raddoppio della banchina Fincantieri. «I lavori su questo tema sono in corso e l’Autorità ha interesse a realizzare le opere necessarie a rafforzare una presenza significativa per la crescita dello scalo» ha affermato Garofalo. Per il nuovo terminal crociere al Molo Clementino il presidente ha sottolineato che «le crociere sono un punto essenziale e merita attenzione particolare. Se la location è quella giusta lo capiremo con il nuovo Piano regolatore generale», così come per un «eventuale spostamento dei traghetti verso altre banchine per proseguire nell’ampliamento del Porto antico». In tema ambientale Garofalo ha ricordato i fondi proprio destinati all’elettrificazione delle banchine, «potendo però nel frattempo intervenire anche sui mezzi e ragionare sul far durare il meno possibile le fasi di avvicinamento e sosta. Tutto nel contesto di una pianificazione in cui non saremo sordi alle richieste del Comune». Tra cui spicca anche la richiesta di riapertura della passeggiata sul molo della Lanterna rossa ora interdetta da un’ordinanza anti-Covid. «Vorrei iniziare il mio mandato sotto gli auspici della Lanterna rossa. So bene che c’è molta attesa. L’assessore al Porto Ida Simonella mi ha accolto spiegandomi la situazione con grande chiarezza. Io credo che daremo una risposta convincente con l’aiuto di Comune e Capitaneria. Nulla è sottovalutato, affrontiamo la questione consapevolmente. Il 31 marzo c’è la scadenza dello stato di emergenza. Il mio obiettivo è essere velocissimo, spero di essere pronto già il 1 aprile». Su ogni istanza «non saremo silenti», compreso anche il ragionamento se confermare o abrogare il divieto sull’uso di bici, skate e monopattini in area portuale.


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