Neonata morta, nessun segno sul corpo della piccola. L’avvocato: «I genitori sono sconvolti»

Neonata morta, nessun segno sul corpo della piccola. L’avvocato: «I genitori sono sconvolti»
MACERATA -  È durata poco meno di due ore l’autopsia eseguita dal consulente della Procura, il medico legale Adriano Tagliabracci, sul corpicino della neonata...

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MACERATA -  È durata poco meno di due ore l’autopsia eseguita dal consulente della Procura, il medico legale Adriano Tagliabracci, sul corpicino della neonata morta, sembra, dopo il parto avvenuto in casa nella notte tra sabato e domenica scorsa. Sulla vicenda c’è stretto riserbo ma quello che è emerso senza ombra di dubbio è che sul corpo della piccola non sono stati riscontrati segni di alcun tipo. 

 

Gli accertamenti 


Cause e modalità della morte della piccola di 35 settimane e un peso di poco inferiore ai tre chilogrammi, saranno stabilite solo attraverso gli esami di laboratorio che verranno eseguiti successivamente. Il medico legale nominato dal pubblico ministero Rosanna Buccini, avrà 90 giorni di tempo per depositare i risultati. Ieri ad assistere alle operazioni irripetibili c’erano anche gli avvocati Massimiliano Ciaboco e Giovanni Fattorini, legali di fiducia nominati insieme al collega Daniele Carmenati, dai genitori della piccola, una 38enne di Matelica e il compagno poco più grande di lei e il curatore speciale dei due figli minorenni della coppia, l’avvocato Paolo Carnevali. I difensori della coppia matelicese hanno nominato un consulente di parte, il medico legale Piergiorgio Fedeli, che ieri ha seguito le operazioni effettuate dal collega Tagliabracci. L’autopsia è iniziata alle 15 nella sala autoptica dell’ospedale regionale di Torrette ad Ancona ed è terminata poco prima delle 17. 


Gli atti 


Come atto dovuto, proprio per consentire di partecipare all’autopsia attraverso un proprio consulente (così come è avvenuto), il pubblico ministero titolare del fascicolo ha iscritto i genitori della piccola nel registro degli indagati ipotizzando i reati di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale e l’omicidio colposo. La tragedia è avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi quando la 38enne ha partorito all’interno del water la piccola. La donna, già madre di due bambini, avrebbe riferito poco dopo lei stessa ai soccorritori di non essersi accorta di essere incinta, una dichiarazione non necessariamente impossibile ma che ha suscitato diverse perplessità. A chiamare i soccorsi era stato il padre della neonata che, in base a quanto emerso, avrebbe tagliato lui il cordone ombelicale per poi telefonare al 118 perché la compagna aveva un’importante emorragia.

Quella telefonata effettuata alle primissime ore del mattino di domenica e registrata, è stata acquisita dagli inquirenti e confluirà così come gli altri accertamenti in corso sull’accaduto, nel fascicolo del pubblico ministero. Quello che al momento si sa, dunque, è che la neonata, di 35 settimane, che sarebbe stata la terza figlia della coppia, è morta pochi minuti dopo le ore 3. Al momento sono in corso indagini a 360 gradi, i carabinieri della Compagnia di Camerino guidata dal capitano Angelo Faraca, stanno verificando tutti gli aspetti legati alla vicenda, stanno accertando se, effettivamente, in questi 8 mesi la madre non si sia sottoposta ad alcuna visita ginecologica, ed è facile immaginare che sentiranno numerosi testimoni che possono fornire un prezioso contributo per far luce su una vicenda drammatica. «I miei assistiti sono sotto choc - dichiara l’avvocato Ciaboco -. Si tratta di bravi genitori e persone perbene».

 

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Corriere Adriatico