MACERATA - È durata poco meno di due ore l’autopsia eseguita dal consulente della Procura, il medico legale Adriano Tagliabracci, sul corpicino della neonata morta, sembra, dopo il parto avvenuto in casa nella notte tra sabato e domenica scorsa. Sulla vicenda c’è stretto riserbo ma quello che è emerso senza ombra di dubbio è che sul corpo della piccola non sono stati riscontrati segni di alcun tipo.
Gli accertamenti
Cause e modalità della morte della piccola di 35 settimane e un peso di poco inferiore ai tre chilogrammi, saranno stabilite solo attraverso gli esami di laboratorio che verranno eseguiti successivamente.
Gli atti
Come atto dovuto, proprio per consentire di partecipare all’autopsia attraverso un proprio consulente (così come è avvenuto), il pubblico ministero titolare del fascicolo ha iscritto i genitori della piccola nel registro degli indagati ipotizzando i reati di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale e l’omicidio colposo. La tragedia è avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi quando la 38enne ha partorito all’interno del water la piccola. La donna, già madre di due bambini, avrebbe riferito poco dopo lei stessa ai soccorritori di non essersi accorta di essere incinta, una dichiarazione non necessariamente impossibile ma che ha suscitato diverse perplessità. A chiamare i soccorsi era stato il padre della neonata che, in base a quanto emerso, avrebbe tagliato lui il cordone ombelicale per poi telefonare al 118 perché la compagna aveva un’importante emorragia.
Quella telefonata effettuata alle primissime ore del mattino di domenica e registrata, è stata acquisita dagli inquirenti e confluirà così come gli altri accertamenti in corso sull’accaduto, nel fascicolo del pubblico ministero. Quello che al momento si sa, dunque, è che la neonata, di 35 settimane, che sarebbe stata la terza figlia della coppia, è morta pochi minuti dopo le ore 3. Al momento sono in corso indagini a 360 gradi, i carabinieri della Compagnia di Camerino guidata dal capitano Angelo Faraca, stanno verificando tutti gli aspetti legati alla vicenda, stanno accertando se, effettivamente, in questi 8 mesi la madre non si sia sottoposta ad alcuna visita ginecologica, ed è facile immaginare che sentiranno numerosi testimoni che possono fornire un prezioso contributo per far luce su una vicenda drammatica. «I miei assistiti sono sotto choc - dichiara l’avvocato Ciaboco -. Si tratta di bravi genitori e persone perbene».