PORTO SAN GIORGIO - Baby gang, è allarme. Stavolta ci sono scappate le coltellate. Due ragazzini sono rimasti feriti nella rissa sul lungomare Gramsci a Porto San Giorgio...
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I controlli
Non per niente la scorsa notte c’era l’Unità cinofila della Guardia di finanza in giro per i locali, insieme agli agenti della Questura. Quello che è diventato un appuntamento fisso, con il ritorno alla movida dopo il lockdown, solleva un problema che ha preso piede in una zona centralissima, tra gli chalet, piazza Mentana e via Nazario Sauro. La strada e la spiaggia diventano zone franche, ideali per regolare i conti. I tafferugli si ripetono da settimane e i protagonisti sono molto giovani. hanno tra i 14 e i 17 anni. Comincia a circolare la voce, sempre più insistente, che non conta più dove cominci il litigio, comunque si va a chiudere i conti nello stesso punto, dove anche stavolta sono piombate le volanti della polizia per sedare gli animi. Il dispiegamento di uomini e mezzi della Questura è stato senza precedenti, si è creata sostanzialmente un’area militarizzata, come il sindaco Nicola Loira aveva chiesto, e ottenuto, al prefetto. Dalla mezzanotte di sabato erano tutti a Porto San Giorgio: la Squadra mobile con le volanti, la Scientifica, la Stradale, le Fiamme gialle.
I gruppi
Tutti lì per tenere a bada ragazzini ubriachi radunati in gruppi di 30-40 persone e pronti a prendere fuoco per un nonnulla. Basta un apprezzamento alla tipa in minigonna e volano gli schiaffi, finché spuntano i coltelli. Un tunisino poco più grande dei due finiti al pronto soccorso è stato fermato dai poliziotti, che avevano raccolto testimonianze, e ritengono che il nordafricano c’entri qualcosa con l’aggressione. I residenti sono esasperati: «Non sappiamo più che fare – dice una signora che risponde gentile al telefono – è così tutte le notti da tanto tempo, sono ragazzetti e ragazzette terribili, siamo tutti arrabbiati, è un disastro e non è solo l’alcol, immaginiamo che ci sia la droga di mezzo, considerato quello che urlano, come sbraitano, che dobbiamo fare? Non ne possiamo più». La donna risiede in una delle ville stile liberty che caratterizzano il Comune rivierasco e il suo pensiero basta a comprendere l’esasperazione sua e dei vicini.
Il contatto
Dal Comune dicono di essere in contatto con la Prefettura: «Siamo riusciti ad avere un presidio fisso delle forze dell’ordine e ho chiesto un incontro - ribadisce Loira - alle associazioni di categoria per fare fronte comune, preoccupa la totale deresponsabilizzazione tra giovanissimi che, in branco, sono capaci di tutto». Il vicesindaco Francesco Gramegna, con delega alle politiche giovanili, parla del progetto in dirittura d’arrivo: «Intendiamo coinvolgere i ragazzi e impegnarli per il decoro pubblico, collaboriamo con la scuola e la parrocchia e dovremo riuscire a partire il 20 luglio». Intanto l’attenzione delle forze dell’ordine è concentrata su 2-3 locali dove sembra che circolino troppi “shortini” e Cuba Libre tra minorenni.
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Corriere Adriatico