Risse, ubriachi e baby gang, gestori degli chalet esasperati dalla movida molesta: «Io lo metto in vendita»

Porto San Giorgio, risse, ubriachi e baby gang, gestori degli chalet esasperati dalla movida molesta: «Io lo metto in vendita»
PORTO SAN GIORGIO - Calci, pugni e spintoni, ancora una rissa sul lungomare centro, gli operatori balneari sono costretti a rimanere svegli fino alle 5 perché dalle 23 la...

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PORTO SAN GIORGIO - Calci, pugni e spintoni, ancora una rissa sul lungomare centro, gli operatori balneari sono costretti a rimanere svegli fino alle 5 perché dalle 23 la spiaggia è zona franca e il rischio è che le baby gang prendano di mira le strutture, lettini e ombrelloni.


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Segnalati anche un altro tafferuglio e clima teso per tutta la notte. I gestori degli chalet sono esasperati, uno confida di aver messo in vendita lo stabilimento perché «non ne possiamo più - dice -: noi siamo costretti a rispettare tutte le regole mentre in spiaggia, nonostante l’ordinanza del sindaco che la vieta dalle 23 alle 6, è pieno di ragazzini ubriachi».
 
Le segnalazioni
Nella notte tra sabato e domenica è stata l’apoteosi, le segnalazioni alla questura sono cominciate ad arrivare dalle 11 di sera, il centralino del 113 è andato in tilt per i tafferugli, poi le fughe all’arrivo delle volanti ma, stavolta, alcuni ragazzi sono stati identificati dagli agenti. Non è chiaro se si tratti degli stessi che si erano arruffati nello scorso fine settimana e in quello precedente, sta di fatto che non si arresta l’onda anomala della movida molesta. A Porto San Giorgio in un mese si contano cinque risse e nello svolgimento dei fatti ci sono sempre due costanti: l’alcol e la giovane età dei protagonisti, mediamente 20 anni. Nella segnalazione arrivata alla polizia si parlava di «un folto gruppo di ragazzi e ragazze, parecchi minorenni». «Ma come sarebbe? - sbottava ieri una balneare - questi non devono rispettare il distanziamento? O sono vietati solo per noi gli assembramenti? Mio marito, per il gran casino stanotte è dovuto rimanere sveglio fino alle 5». Vale la pena approfondire e vedere se si tratta di gruppi sempre diversi o degli stessi che si danno appuntamento in spiaggia, se all’origine c’è una resa di conti o se è stato un apprezzamento a una ragazza a far partire il primo cazzotto. In quella di ieri notte, che i residenti definiscono “rissa violenta” due ragazzini sono rimasti lievemente feriti e, mentre il gruppo ha tentato di disperdersi, loro sono stati bloccati dagli agenti. Si partirà da loro due per risalire ai fatti delle ultime settimane. Resta che, mentre nei locali c’è il controllo sui facinorosi, perché le regole anti-Covid scoraggiano anche le bevute, gli alcolici si vanno a smaltire comunque da qualche parte. E sempre più di frequente baristi, ristoratori, balneari sono costretti alle ore piccole.
La reazione

I controlli non bastano mai, anche perché polizia e carabinieri hanno anche altri compiti da svolgere. Nel fine settimana sono state rilevate parecchie infrazioni, c’è chi viaggiava a velocità sostenuta, chi ubriaco e chi senza patente o senza assicurazione. Sono state controllate decine di veicoli. Anche a Porto Sant’Elpidio si è rischiato di replicare Porto San Giorgio, ma lì sono bastate le gazzelle arrivate a sirene spiegate prima di mezzanotte a spegnere i bollori sul lungomare Faleria: al parcheggio si erano ritrovati due gruppi di giovani pronti a suonarsele. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico