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MAGLIANO DI TENNA - Problema: tre orlatrici andranno presto in pensione e occorre sostituirle. Soluzione di Lorenzo Totò, titolare del tomaificio Sl: chiamare Adecco per reclutare ragazze da formare attraverso un corso d 120 ore per addetti all’orlatura con un investimento di diverse migliaia euro. Ieri 8 ragazze (delle 9 iscritte) hanno ricevuto l’attestato di partecipazione.
La strategia
Tre di loro verranno assunte a tempo indeterminato con contratto di apprendistato e altre 3 a tempo determinato. Le altre due hanno un’occupabilità garantita seconda la responsabile operation Marche di Adecco Tania Danti e della filiale di Fermo Simona Romagnoli che hanno confermato come la figura dell’orlatrice e quella del montatore sono le più richieste in ambito calzaturiero. «Il messaggio che vorrei trasmettere agli artigiani del nostro settore è di non aspettare che le figure professionali cadano dal cielo o l’arrivo di bandi pubblici per la formazione ma muoversi e agire» afferma Totò, imprenditore e vice presidente Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo. «Con 120 ore non si impara il mestiere dell’orlatrice ma si può trasmettere la passione.
Il racconto
«È stata un’esperienza bella, interessante e spero di proseguire con questo lavoro» ha detto sorridente Alice Di Stefano, 23 anni, che dopo aver frequentato l’istituto alberghiero a Porto Sant’Elpidio e con un’esperienza lavorativa in un altro settore sembra aver trovato il percorso più giusto per il suo futuro. «Perché molti giovani non hanno interessi nei lavori manuali? Perché i genitori li iscrivono all’Università e poi cercano un lavoro saltuario in settori diversi senza però acquisire delle specifiche competenze» afferma Alice. Per Esra Bakiu la risposta è semplice: «I giovani preferiscono lavori poco impegnativi e più remunerativi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico