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FERMO - Partono oggi le terze dosi per gli ultrafragili del Fermano. I vaccini saranno somministrati in ospedale. I pazienti verranno contattati direttamente dall’Area vasta 4. Sono i primi a ricevere per la terza volta il siero. Si tratta di trapiantati, dializzati e pazienti oncologici e oncoematologici.
Anche chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali, di insufficienza renale cronica o ha contratto l’Aids riceverà, in questa fase, una terza dose, che va somministrata almeno ventotto giorno dopo la seconda. «Parliamo – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Giuseppe Ciarrocchi – di alcune categorie molto limitate di persone che riceveranno una dose aggiuntiva, come se il ciclo di base vaccinale non fosse più a due, ma a tre dosi». Saranno somministrati solo i vaccini Pfizer e Moderna: il primo da dodici anni in su, il secondo a chi ha diciotto anni o più.
Sul fronte scuola, si chiuderà sabato la prima delle quattro sessioni di test salivari nelle classi del Fermano. I controlli sugli studenti riguardano, per il momento, le primarie Sant’Andrea di Fermo (77 alunni) e Salvadori di Porto San Giorgio (79) e le secondarie di primo grado di Torre San Patrizio (48) e Campofilone (56). In tutto, le scuole “sentinella” individuate dalla Regione sono undici, per un totale di 999 studenti (624 delle elementari e 375 delle medie).
Il 27 settembre toccherà a quelli della seconda sessione e così via, ogni quindici giorni, fino alla quarta. In questa prima fase, a effettuare i test saranno due infermieri dell’Av 4. Poi, gli studenti dovranno fare da soli, a casa, e porteranno i test salivari, che saranno forniti dal Sistema sanitario nazionale, a scuola.
«È importante – fa sapere Ciarrocchi – per monitorare la circolazione virale in una fascia di età che non è vaccinata». A sei giorni dalla prima campanella, gli occhi sono puntati sui contagi. Ci vorrà ancora qualche giorno per capire l’effetto del ritorno in classe sulla curva. Mentre a Roma si ragiona sulle “microbolle”, cioè di mettere in quarantena solo gli studenti che hanno avuto più contatti con un positivo, per ora le regole restano quelle dell’anno scorso: a distinguere tra contatti a basso o alto rischio saranno le indagini epidemiologiche.
Ieri, nel Fermano, la curva dei contagi è tornata a salire. I nuovi casi erano venti, mentre sabato erano stati undici. 147 i positivi in tutta la regione, con un tasso di positività del 5,4%. Resta fermo a quattordici il numero dei ricoverati positivi al Murri: tre in Terapia intensiva e undici in Malattie infettive. Nella Rsa di Campofilone, ieri, i pazienti positivi erano 45. In lieve calo il numero delle persone in quarantena, che passano dalle 405 di sabato alle 400 di ieri.
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Corriere Adriatico