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FERMO - L’attesa di un taxi ha mandato in escandescenze un giovane al Murri. L’uomo, residente nel Maceratese, aveva chiesto al front office dell’ospedale di chiamargli un mezzo per tornare a casa. Doveva attendere un decina di minuti, ma dopo qualche istante ha iniziato a innervosirsi e a sollecitare l’addetta, che avendo già chiamato non poteva fare di più per aiutarlo.
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Eppure, ha continuato a sollecitare, con toni sempre più aggressivi e offensivi, fino a iniziare a urlare, colpendo il vetro di protezione, senza provocare danni.
È servito a quel punto l’intervento di una volante della polizia, sopraggiunto nel giro di pochi minuti. Il giovane è stata accompagnato in Questura e fotosegnalato dalla polizia scientifica. Ora dovrà rispondere di danneggiamento aggravato. Terminati gli adempimenti e le operazioni di rito, è uscito dagli uffici della polizia e ha nuovamente atteso che un taxi venisse a riprenderlo per portarlo a casa. Stavolta, però, ha atteso che il mezzo arrivasse disciplinatamente, poco fuori dai cancelli della Questura, senza perdere le staffe.
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Corriere Adriatico