FERMO - Cercano di fare chiarezza, i carabinieri, sull’inquietante accoltellamento avvenuto nel pomeriggio di lunedì a Lido Tre Archi, ai danni di un uomo che si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I militari cercano di ricostruire l’accaduto e per farlo stanno seguendo diverse piste. L’ipotesi principale appare quella di un regolamento di conti. Il fatto che il giovane accoltellato si sia dato alla fuga, senza chiedere soccorso, malgrado una ferita che gli aveva procurato un’abbondante perdita di sangue, fa pensare che temesse di essere identificato o perquisito. Bande rivali, magari ai ferri corti per spartirsi la gestione della droga nella zona?
E’ la pista più concreta che gli inquirenti stanno seguendo per dare una spiegazione e dei volti ai protagonisti dell’episodio. Un fatto che chiaramente ha destato sconcerto e timore tra i bagnanti del quartiere. A quell’ora c’erano famiglie e bambini, alcuni dei quali hanno assistito sbigottiti a quell’escalation di violenza consumata sotto gli occhi di tutti.
I carabinieri, allertati dal titolare dello stabilimento, sono arrivati sul posto, ma sia gli aggressori che il loro bersaglio si erano dileguati. Hanno raccolto le testimonianze di alcuni presenti. Si sono rivolti anche alla polizia locale di Fermo, per visionare le immagini del circuito di videosorveglianza. Le ultime telecamere sono state installate appena qualche giorno fa a Tre Archi. Occhi elettronici di ultima generazione che potrebbero aver immortalato movimenti e presenze significative ai fini delle indagini. Rimane un mistero la sorte del magrebino accoltellato, che non si è rivolto, né nelle ore successive alla colluttazione, né nella giornata di ieri, al pronto soccorso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico