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FERMO - C’è anche il lavoro della Questura di Fermo con la sua Squadra mobile, nella complessa operazione di polizia giudiziaria Trexit, condotta dalla Procura di Modena, che ha portato in carcere altre 5 persone con l’accusa di traffico di stupefacenti. Una di queste agiva e risiedeva nel Fermano.
Le prime indagini partono da Reggio Emilia nel 2017 ed iniziano a scoprire un rilevante mercato di droga, specializzato in cocaina e marijuana.
Le attività di polizia giudiziaria, che hanno preso il via da un’indagine della Squadra mobile di Reggio Emilia, hanno permesso di ricostruire la consistenza e le dinamiche di tre organizzazioni criminali operanti sulla via Emilia a cavallo tra il Comune reggiano e la limitrofa provincia di Modena, ma anche oltre. In un successivo stralcio di indagine, che ha visto in campo la Questura di Fermo insieme a quelle di Reggio Emilia e Bologna, sono scattati in questi giorni altri 5 arresti. Persone su cui pendono gravi indizi per i rapporti stabili con ben tre associazioni a delinquere. La Squadra mobile fermana ha bloccato un albanese, già conosciuto dagli investigatori e residente sulla costa.
È accusato di aver venduto, almeno in un’occasione, una quantità non inferiore a un chilo di cocaina, utilizzando un’auto provvista di vano segreto, a cui si accedeva tramite interruttori elettrici non installati dalla casa costruttrice. Non hanno dubbi, i poliziotti fermani, che quel meccanismo sia stato installato appositamente per eludere i controlli ed occultare lo stupefacente. Gli scomparti segreti erano sigillati per riuscire ad ingannare anche il fiuto dei cani antidroga. Ora è in carcere.
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Corriere Adriatico