La psicosi della Jaguar che rapisce i bimbi: scatta l'allarme in 5 comuni

La psicosi della Jaguar che rapisce i bimbi: scatta l'allarme in 5 comuni
CASIER - «Poco fa è stata segnalata a Frescada una Jaguar nera con a bordo un uomo di mezza età e una ragazza di colore sulla trentina, che hanno scattato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CASIER - «Poco fa è stata segnalata a Frescada una Jaguar nera con a bordo un uomo di mezza età e una ragazza di colore sulla trentina, che hanno scattato delle foto a due bambini che giravano in bici al parchetto di via Piave, sembra che non sia il primo episodio». È iniziata con questo post diventato subito virale su Facebook la psicosi per un presunto tentativo di rapimento che ieri ha agitato genitori e insegnanti di mezza provincia. Decine di chiamate ai carabinieri, centinaia di condivisioni di messaggi in chat e sul web e moniti delle maestre «a controllare i figli all'uscita dalla scuola». Così, i carabinieri non hanno fatto nemmeno in tempo ad avviare i primi accertamenti che, nel tempo di qualche clic, l'allarme aveva raggiunto le famiglie e le scuole di almeno cinque comuni: Treviso, Casier, Preganziol, Mogliano e Roncade


Il post condiviso centinaia di volte sul web si è ingigantito in poche ore. «Hanno tentato di rapire il figlio di 6 anni a un amico - scrive una mamma in un gruppo di genitori -. Un uomo brizzolato sulla cinquantina e una donna di colore più giovane si sono avvicinati al bimbo che correva in bici al parco, l'hanno afferrato x il braccio e gli hanno scattato una foto. Non l'hanno caricato in macchina (una Jaguar nera) solo perché è intervenuta subito la mamma di un altro bambino e subito dopo il padre». E sulle chat private fioccano scambi con allarmi e timori. «Non porto il bambino all'asilo domani». «Ma che sia vero?». «Ma saranno pedofili?». «Forse zingari». Una psicosi in qualche modo avallata da alcune note diramate dalle direttrici delle scuole materne. «Avviso urgente, non è una bufala. Ieri hanno tentato di rapire un bambino di 6 anni in bicicletta al parco a Preganziol. Poi hanno provato anche alla scuola dell'infanzia di Casier. Chiedo a tutti la collaborazione in entrata e in uscita sia dalla materna che dal nido. Chiudete il cancello e abbiate un occhio vigile non solo sui vostri bambini. Grazie. La Direttrice». 
 
LE INDAGINI

I carabinieri dopo la prima segnalazione vengono bersagliati da chiamate e richieste di chiarimenti. Ma dal conto loro, i militari, possono solo escludere che si sia trattato di un tentativo di rapimento. E al momento, non c'è nulla di più che il racconto di un bambino. «Per quanto riguarda la fotografia scattata dall'auto - spiegano - la circostanza resta ancora da verificare». Ma la notizia ormai è incontrollabile. Passa da cellulare a cellulare, da chat a chat, da profilo a profilo. Sempre con dettagli nuovi. Al punto che ieri in serata lo stesso sindaco di Preganziol Paolo Galeano si è sentito in dovere di intervenire con un post su Facebook. «A seguito della segnalazione giunta nei giorni scorsi ai carabinieri, il sindaco e l'amministrazione comunale di Preganziol hanno constatato che sui social network e su Whatsapp c'è allerta per la notizia del presunto rapimento di un minore. Sono stati subito interessati della questione sia i carabinieri sia i vigili che hanno provveduto a tutti gli accertamenti non rilevando ad ora anche dalle immagini di sicurezza nulla di corrispondente a quanto segnalato. Tutte le autorità sono comunque allertate: in caso di sospetti vi invitiamo a chiamare immediatamente polizia o carabinieri». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico