ROMA - Esce dal carcere e inizia a dedicarsi alla sua passione, in breve tempo diventa un fotografo molto seguito sui social. ...
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Donato Di Camillo, americano di origini italiane, ha avuto un passato molto difficile: vittima di bullismo, cresciuto in una famiglia con gravi difficoltà economiche nel Bensonhurst, quartiere multietnico nella parte sud-occidentale di Brooklyn. A 12 anni ha iniziato con i primi crimini, a 38 è stato messo in carcere per reati federali, ma a quel punto qualcosa è cambiato.
Dal 2011 l'uomo si trova agli arresti domiciliari e in questo periodo ha scoperto la passione e la vocazione per la fotografia.
Scontata la pena ha iniziato a girare per le strade e a immortalare tutto quello che colpiva la sua attenzione diventando un fotografo professionista molto seguito sui social. Il soggetto principale dei suoi scatti sono i migranti a cui vuole dar voce attraverso le immagini.
Le sue foto hanno fatto il giro del mondo conquistando in breve tempo il web. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico