Domani il 'D-Day' per chi è allergico alle graminacee: prevista un'esplosione delle allergie da polline per molte persone, specialmente tra i giovani e i...
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Il problema si potrebbe manifestare anche con crisi asmatiche, oltre che con disturbi a occhi e naso, quindi il consiglio è «portare un inalatore, un distanziatore e stare attenti al bollettino meteo e pollini». Non serve, invece, «acquistare delle mascherine e neppure barricarsi in casa, perché i pollini che sono sottili passano attraverso gli infissi».
Importante poi, con un'allergia ai pollini di alcuni alberi (betulla nocciolo e cipresso) stare attenti a notare anche se si prova un pizzicore alla bocca quando si consuma frutta fresca come kiwi, mela o melone o ancor sedano crudo o carota cruda: la strategia non è astenersi ma sospettare il collegamento. «Abbiamo avuto una stagione anomala - aggiunge Fiocchi - ha piovuto e fatto freddo» e solo negli ultimi 15 giorni vi è stata una 'esplosione' di alberi ed erbe solitamente legate ai mesi di febbraio e marzo.
Occhio quindi al Nord in particolare a betulla e nocciolo, al centro a cipresso e parietaria e al Sud a parietaria e olivo, mentre le graminacee sono dappertutto. «Per i pollini siamo ormai al 30% dei ragazzi allergici e studi di comparazione fino al 2012-2013 indicano un incremento» , conclude l'esperto, che invita chi domani starà male a fare un «nodo al fazzoletto», ricordando che a luglio si può programmare il 'vaccino' da fare a settembre-ottobre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico