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Unicam saluta
Lunedì scorso sul sito dell’Università è comparsa la notizia nuova: lo spostamento del Corso di Laurea in Tecnologie Innovative per i Beni Culturali dalla sede di Ascoli a quella di Camerino a partire dal prossimo anno accademico.
L’opposizione all’attacco
«Un grave danno in termini di prestigio della città» hanno commentato i firmatari dell’interrogazione Ameli, Frenquellucci e Procaccini. I tre consiglieri vogliono sapere dal sindaco: Se era a conoscenza della scelta dell’Università di Camerino; se il Cup era a conoscenza; se il sindaco ritiene assolutamente necessario il mantenimento della sede del corso di laurea ad Ascoli; Se e quali iniziative il primo cittadino intende mettere in atto affinché il corso di laurea possa essere mantenuto nella città delle cento torri.
La reazione
«È vero - ha subito commentato ieri l’assessore alla Cultura Donatella Ferretti - il corso aveva pochi iscritti ma non è una notizia che ci fa piacere. Teniamo molto, e stiamo investendo molto, sull’università e la cultura. Proprio in questo corso vengono formate professionalità importanti per noi e per il nostro patrimonio cittadino. Ecco allora che non siamo particolarmente contenti. Anche perché stiamo investendo proprio sugli spazi da dedicare all’università. Diciotto milioni circa per il polo di Sant’Angelo dove realizzeremo anche il polo scientifico. Un investimento corposo di 2 milioni anche sul Lungo Castellano. Il nostro sforzo è quindi massimo e chiaro e la scelta di Unicam dispiace. Ora con il rettore Claudio Pettinari e il direttore Massimo Sargolini stiamo ragionando sull’attivazione di un altro corso triennale o di una specialistica».
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Corriere Adriatico