Pochi iscritti, Unicam dice addio ad Ascoli: doccia fredda per il Comune

Minoranza all’attacco, interrogazione in Consiglio per capire se il sindaco sapeva

Pochi iscritti, Unicam dice addio ad Ascoli: doccia fredda per il Comune
Pochi iscritti, Unicam dice addio ad Ascoli: doccia fredda per il Comune
di Roberto Rotili
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:38
ASCOLI Se ne sono accorti subito i consiglieri di opposizione che hanno immediatamente presentato una interrogazione, a risposta orale, su quanto, malgrado il Comune, è stato deciso.  Doccia fredda sui piani di rilancio stilati dal Comune per quanto riguarda l’università arrivata a pochi giorni dell’annuncio di un corposo investimento di oltre 4 milioni per fare, tra l’altro, un’aula magna nei locali dell’ex convento. Investimenti del Comune che in tutto raggiungono la considerevole cifra di 18 milioni di euro. Una grossa somma per migliorare l’offerta culturale di una città, Ascoli, che è già da primato. Ma ora lo stop di Unicam ad un corso di laurea, un corso sul quale la città puntava molto, getta un’ombra o quanto meno una contraddizione su piani e speranze.  


Unicam saluta 


Lunedì scorso sul sito dell’Università è comparsa la notizia nuova: lo spostamento del Corso di Laurea in Tecnologie Innovative per i Beni Culturali dalla sede di Ascoli a quella di Camerino a partire dal prossimo anno accademico. Una brutta notizia per chi su questo corso puntava molto. Qui si poneva l’obiettivo di creare figure professionali in grado di intervenire, con competenze qualificate di carattere tecnico-scientifico unite a competenze di ordine umanistico, nel processo che accompagna gli interventi di diagnostica, conservazione e restauro dei Beni Culturali. Corso da molti anni tenuto presso la struttura sita in via Lungo Castellano Sisto V. 


L’opposizione all’attacco


«Un grave danno in termini di prestigio della città» hanno commentato i firmatari dell’interrogazione Ameli, Frenquellucci e Procaccini. I tre consiglieri vogliono sapere dal sindaco: Se era a conoscenza della scelta dell’Università di Camerino; se il Cup era a conoscenza; se il sindaco ritiene assolutamente necessario il mantenimento della sede del corso di laurea ad Ascoli; Se e quali iniziative il primo cittadino intende mettere in atto affinché il corso di laurea possa essere mantenuto nella città delle cento torri.


La reazione 


«È vero - ha subito commentato ieri l’assessore alla Cultura Donatella Ferretti - il corso aveva pochi iscritti ma non è una notizia che ci fa piacere. Teniamo molto, e stiamo investendo molto, sull’università e la cultura. Proprio in questo corso vengono formate professionalità importanti per noi e per il nostro patrimonio cittadino. Ecco allora che non siamo particolarmente contenti. Anche perché stiamo investendo proprio sugli spazi da dedicare all’università. Diciotto milioni circa per il polo di Sant’Angelo dove realizzeremo anche il polo scientifico. Un investimento corposo di 2 milioni anche sul Lungo Castellano. Il nostro sforzo è quindi massimo e chiaro e la scelta di Unicam dispiace. Ora con il rettore Claudio Pettinari e il direttore Massimo Sargolini stiamo ragionando sull’attivazione di un altro corso triennale o di una specialistica».

 

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