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SAN BENEDETTO - Non solo Ballarin. Il consiglio aperto di sabato ha evidenziato la fragilità della maggioranza che con due assenti non avrebbe saputo garantire il numero legale. «Se la minoranza non fosse rimasta in aula non ci sarebbe stato il numero legale». È l’ex sindaco Pasqualino Piunti a sottolineare come il Consiglio aperto svoltosi sabato si sia tenuto grazie alla minoranza. E non mancano polemiche su quanto emerso durante la discussione sull’ex stadio.
Le valutazioni
Si sono fatte notare le assenze del consigliere del Gruppo misto Umberto Pasquali e del capogruppo di Centro civico popolare Fabrizio Capriotti.
L’attacco
«La condivisione non è sicuramente la forza di questa amministrazione – afferma la consigliera del centrosinistra Aurora Bottiglieri - Le modifiche del progetto preliminare presentato a novembre non sono minime ma importanti è evidente che lo stadio non verrà “rigenerato completamente” ma solo una parte, in attesa quindi di cercare ed di ottenere altri finanziamenti per completarlo; ma ricordiamo che questa amministrazione di finanziamenti ne è riuscita ad ottenere ben pochi e gli unici che ha avuto la possibilità di gestire provengono da finanziamenti intercettati dalle amministrazioni precedenti».
L’affondo
«Una amministrazione che si vanta della manutenzione ordinaria come se fosse straordinaria e che se mette due grate se ne vanta all’infinito - chiude Bottiglieri -. Ora il rischio che abbiamo tutti davanti è che anche il finanziamento del Pnrr riguardo lo stadio Ballarin vada perso, visti i tempi strettissimi e se questo accade il sindaco rimane seduto sulla sua poltrona, taglierà qualche testa, incolperà gli uffici o lo studio Canali?». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico