Tensione in consiglio comunale: i tifosi contestano il progetto di Canali sul Ballarin davanti alla Celere

Tensione in consiglio comunale: i tifosi contestano il progetto di Canali sul Ballarin davanti alla Celere
SAN BENEDETTO - «Una cosa c’era da fare e non l’avete fatta: salvare la curva sud ma a voi non frega nulla, così come della Samb che è nelle mani...

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SAN BENEDETTO - «Una cosa c’era da fare e non l’avete fatta: salvare la curva sud ma a voi non frega nulla, così come della Samb che è nelle mani del Porto d’Ascoli. Avete buttato i soldi nostri, c’era il nostro progetto. San Benedetto non vuole questo elaborato, solo a voi piace». 

 
Un consiglio comunale trasformatosi per un giorno in un’arena. Decine di ultrà e un massiccio spiegamento delle forze dell’ordine hanno fatto da cornice all’assise destinata a illustrare il nuovo progetto dell’archistar Canali. 


I tifosi e la storia distrutta 


Tensione alle stelle. L’atmosfera era da stadio e non poteva essere altrimenti visto che si parlava del futuro del Ballarin. Nodo della discordia la demolizione della curva sud che i tifosi invece vorrebbero mantenere quale custode della memoria e del rogo del 7 giugno 1981. A dare voce ai tifosi è stato Michele Palmiero presidente della Fossa dei leoni: «Quello che ci proponete oggi è un progetto completamente diverso dal precedente. Avremmo voluto Canali presente, visto che ci siamo ritrovati da un giorno all’altro senza la curva sud. Gli studi di fattibilità e staticità dovevano essere svolti prima della presentazione di novembre». A fargli eco le urla dal pubblico: «La storia la state distruggendo voi, la storia continua. Avete preso i voti con un progetto e ora ci tradite, avevamo chiesto solo una cosa: mantenere la curva. Avete dato l’elaborato in mano a uno che San Benedetto non la conosce affatto». 


Contestato Canali 


Ad aprire i lavori l’architetto Canali in collegamento da Parma che ha tratteggiato l’elaborato sottolineando come l’obiettivo sia quello di realizzare un parco per la città dove incontrarsi. Ci sarà spazio anche per un museo sulla storia del Ballarin e della Samb. All’interno troverà collocazione uno specchio d’acqua con una piccola cascata, con tanto di salotti urbani e un padiglione per attività sociali. Illustrazione interrotta dalle urla dei tifosi che hanno contestato sonoramente il progetto. 


Gabrielli sulla graticola 


Ballarin che ha riaperto vecchie ferite. A cominciare dall’assessore Bruno Gabrielli, tirato in causa dal consigliere Paolo Canducci, quest’ultimo gli ha ricordato quando era a capo del corteo contro la demolizione dell’ex stadio al grido di “La storia non si demolisce”. «Io ce l’avevo il progetto di restyling “L’età del verde” - ha replicato l’assessore - ma l’ex sindaco Piunti non lo ha portato avanti». Piunti è balzato sulla sedia, gli ha urlato: «Voi abbattete la curva sud e ora la colpa è mia?». Forte tensione anche quando il vice sindaco Tonino Capriotti ha ricordato come il 60% dei sambenedettesi voglia l’abbattimento della curva sud, avendo spostato il progetto di Marcozzi che prevedeva la demolizione. Da qui un’accesa contestazione da parte degli ultrà al grido di: «Avete affisso i manifesti “La storia non si demolisce”, ma la state distruggendo voi». 


La difesa 


Al consigliere Gino Micozzi è toccata la difesa del progetto di Canali: «L’adeguamento sismico sarebbe costato più di 1,1milioni di euro a cui aggiungere le finiture per un importo che avrebbe assorbito quasi tutta la spesa di 2milioni». Le conclusioni sono state affidate al sindaco: «Dispiace vedere una città divisa. Ci sarà un corridoio multimediale dedicato alla Samb e alla memoria. Demolire la curva è una scelta sofferta ma davanti a questi dati era impossibile evitarlo. Spero che più in là riuscirete a capire le scelte e ad apprezzarle».
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Corriere Adriatico