In quarantena quattro classi delle elementari e chiuse alcune dell'asilo. Ma partono i richiami per i vaccini Pfizer

In quarantena quattro classi delle elementari e chiuse alcune dell'asilo. Ma partono i richiami per i vaccini Pfizer
ASCOLI - Ieri, sono state messe in quarantena 4 classi della scuola elementare di via Napoli, mentre restano chiuse alcune aule della scuola d’Infanzia di Monticelli, dopo...

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ASCOLI - Ieri, sono state messe in quarantena 4 classi della scuola elementare di via Napoli, mentre restano chiuse alcune aule della scuola d’Infanzia di Monticelli, dopo la positività di alcuni operatori scolastici. Intanto, resta critica la situazione dei posti letto Covid nell‘Area vasta 5

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A ieri, quelli occupati tra il Mazzoni di Ascoli e il Madonna del Soccorso di San Benedetto, erano 68, dei quali 14 nel reparto Pneumologia Covid-19 del nosocomio del capoluogo, con 8 ricoveri ordinari e 6 in terapia semintensiva. Dei 54 posti letto presso la struttura di San Benedetto, 12 sono occupati da pazienti in terapia intensiva.

 

Anche se critica la situazione è sotto controllo perché sembra diminuire il flusso di pazienti provenienti dall’ospedale Murri di Fermo, dove è scoppiato un grosso focolaio, con 81 operatori sanitari e 78 pazienti contagiati. E non è un caso che nelle ultime 48 ore medici e infermieri dell’Area Vasta 5, quelli che si trovano a più stretto contatto con i pazienti positivi abbiano tirato un sospiro di sollievo, dopo la tensione accumulata nella scorsa settimana.

I vaccini

Sul piano dei vaccini, somministrazione della seconda dose del siero Pfizer agli operatori sanitari dell’Area vasta 5 vaccinati con la prima dose dal 27 dicembre. Circa 3mila le persone che si sono sottoposte a vaccinazione, mentre, ieri, primo giorno di richiamo, sono stati quasi 90 gli operatori sanitari a cui è stata iniettata la seconda dose. Un processo che secondo le stime del Dipartimento di Prevenzione dell’Area vasta 5 proseguirà per una decina di giorni. Ma la domanda è: dopo a chi tocca? Sul punto il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Claudio Angelini si tiene molto abbottonato. «Se avremo scorte di vaccino a disposizione, considerando anche il taglio annunciato dalla Pfizer - spiega - probabilmente, ma questa è solo una ipotesi, potremmo passare a vaccinare il restante personale medico, quello che lavora nelle strutture private o in libera professione. Per quanto riguarda il dopo c’è solo un grosso punto interrogativo. Innanzi tutto bisognerà vedere le dosi di vaccino a disposizione e, cosa fondamentale, occorrerà aspettare le indicazioni dell’Asur e della Regione sul piano vaccinale». Tra queste indicazioni dovrebbe esserci anche quella riguardante i soggetti a cui somministrare la prima dose del vaccino Moderna, dei quali alcuni flaconi sono già arrivati presso la farmacia dell’Area vasta 5. E collegato al vaccino Moderna c’è anche il discorso relativo ai medici di Medicina generale, i quali, per restare alle parole del direttore del Dipartimento di Prevenzione «saranno certamente coinvolti nella somministrazione del vaccino Moderna ai loro pazienti». 

La lettera

Per rimanere ai medici di base e ai pediatri di libera scelta, è partita la lettera che l’Ordine dei medici di Ascoli ha inviato all’assessore regionale alla Sanità e al direttore dell’Area Vasta 5. Una missiva nella quale l’Ordine dei medici sollecita gli enti a procedere alla vaccinazione del personale medico che non lavora nelle strutture pubbliche. 

I numeri

Nella giornata di ieri si è registrato un decesso. Si tratta di un uomo di 79 anni, di Comunanza, ricoverato ad Ascoli. Ieri, sono stati individuati nel Piceno altri 38 contagiati. Infine, l’operazione di screening ha fatto emergere altri 6 soggetti positivi tra i Comuni di Venarotta e Acquasanta sui 607 tamponi effettuati. 

 

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Corriere Adriatico