SIROLO - Sfreccia un’Audi scura nella notte da brividi. Il motore ruggisce, i freni stridono mentre la gente urla e piange dalla paura. Da Sirolo ad Osimo, passando per...
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Più “fortunata”, si fa per dire, la signora che al Coppo ha intravisto nel buio un malvivente che aveva appena scavalcato il giardino della sua villetta: terrorizzata ha chiamato i carabinieri. Erano le 22. Da quel momento è cominciata una rocambolesca caccia ai ladri che si sono spostati repentinamente, dalla riviera all’entroterra, seminando il panico.
Due, forse tre persone, che sgasavano su e giù per le strade meno illuminate su un’Audi blu scura, con targhe risultate rubate. Una gang di professionisti, a quanto pare dell’est Europa, forse romeni o albanesi, gli stessi che giorni fa hanno colpito anche in altre regioni del centro Italia. Banditi senza scrupoli che ci mettono pochissimo a scardinare porte e finestre. Non si fanno problemi se in casa c’è qualcuno e accettano il rischio di trovarsi faccia a faccia con i proprietari, com’è successo alla signora residente al Coppo di Sirolo: mentre una pattuglia dei carabinieri stava analizzando le telecamere dell’abitazione per risalire all’identità dell’uomo incappucciato entrato in giardino e ricostruire la targa dell’auto sospetta, i ladri si erano già spostati fino a San Biagio dove, mezz’ora dopo, hanno colpito in via D’Annunzio.
In casa c’era una nonnina con i nipoti: la donna ha sentito dei rumori al piano di sotto, quelli di una persiana rotta e di vetri in frantumi. Uno choc: subito ha chiamato il 112, mentre i nipoti uscivano in giardino, gridavano aiuto e telefonavano al padre. Nel parcheggio esterno hanno riconosciuto l’Audi blu su cui i criminali hanno caricato un pc, una televisione e qualche altro apparecchio elettronico arraffato in fretta e furia, prima di darsi alla fuga. L’auto con le targhe rubate è stata vista sfrecciare, qualche tempo dopo, sulla statale 16.
Forse ha imboccato l’autostrada ed è sparita con un discreto bottino perché, prima dei due colpi in diretta, la banda aveva depredato altri due appartamenti: uno a Sirolo, l’altro a Camerano, in via Paolo VI. I proprietari non c’erano e hanno lanciato l’allarme quando sono rientrati. Hanno trovato le camere sotto sopra, vestiti ovunque, cassetti e armadi svuotati. Sono spariti monili d’oro, gioielli e i ricordi di una vita. In un caso i malviventi hanno tentato di forzare una cassaforte: tanti danni, ma non sono riusciti a scardinarla dal muro né ad aprirla. La caccia all’Audi del terrore da parte dei carabinieri della Compagnia di Osimo e delle stazioni locali sono andate avanti fino a notte fonda. Purtroppo inutilmente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico