Sirolo, faccia a faccia con i ladri:
torna l'incubo della banda dell'Audi nera

Sirolo, faccia a faccia con i ladri: torna l'incubo della banda dell'Audi nera
di Stefano Rispoli
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Sabato 6 Luglio 2019, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 15:41
SIROLO - Sfreccia un’Audi scura nella notte da brividi. Il motore ruggisce, i freni stridono mentre la gente urla e piange dalla paura. Da Sirolo ad Osimo, passando per Camerano, l’incubo dei ladri si è materializzato in tutta la sua potenza in un giovedì sera vissuto col cuore in gola da almeno quattro famiglie. Tre si sono viste portar via oro, gioielli, soldi, ma anche computer e televisioni. 
Più “fortunata”, si fa per dire, la signora che al Coppo ha intravisto nel buio un malvivente che aveva appena scavalcato il giardino della sua villetta: terrorizzata ha chiamato i carabinieri. Erano le 22. Da quel momento è cominciata una rocambolesca caccia ai ladri che si sono spostati repentinamente, dalla riviera all’entroterra, seminando il panico.
 
Due, forse tre persone, che sgasavano su e giù per le strade meno illuminate su un’Audi blu scura, con targhe risultate rubate. Una gang di professionisti, a quanto pare dell’est Europa, forse romeni o albanesi, gli stessi che giorni fa hanno colpito anche in altre regioni del centro Italia. Banditi senza scrupoli che ci mettono pochissimo a scardinare porte e finestre. Non si fanno problemi se in casa c’è qualcuno e accettano il rischio di trovarsi faccia a faccia con i proprietari, com’è successo alla signora residente al Coppo di Sirolo: mentre una pattuglia dei carabinieri stava analizzando le telecamere dell’abitazione per risalire all’identità dell’uomo incappucciato entrato in giardino e ricostruire la targa dell’auto sospetta, i ladri si erano già spostati fino a San Biagio dove, mezz’ora dopo, hanno colpito in via D’Annunzio. 
In casa c’era una nonnina con i nipoti: la donna ha sentito dei rumori al piano di sotto, quelli di una persiana rotta e di vetri in frantumi. Uno choc: subito ha chiamato il 112, mentre i nipoti uscivano in giardino, gridavano aiuto e telefonavano al padre. Nel parcheggio esterno hanno riconosciuto l’Audi blu su cui i criminali hanno caricato un pc, una televisione e qualche altro apparecchio elettronico arraffato in fretta e furia, prima di darsi alla fuga. L’auto con le targhe rubate è stata vista sfrecciare, qualche tempo dopo, sulla statale 16. 
Forse ha imboccato l’autostrada ed è sparita con un discreto bottino perché, prima dei due colpi in diretta, la banda aveva depredato altri due appartamenti: uno a Sirolo, l’altro a Camerano, in via Paolo VI. I proprietari non c’erano e hanno lanciato l’allarme quando sono rientrati. Hanno trovato le camere sotto sopra, vestiti ovunque, cassetti e armadi svuotati. Sono spariti monili d’oro, gioielli e i ricordi di una vita. In un caso i malviventi hanno tentato di forzare una cassaforte: tanti danni, ma non sono riusciti a scardinarla dal muro né ad aprirla. La caccia all’Audi del terrore da parte dei carabinieri della Compagnia di Osimo e delle stazioni locali sono andate avanti fino a notte fonda. Purtroppo inutilmente. 
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