ANCONA - Aveva aggredito un conoscente in piazza del Papa, colpendolo da dietro con un bicchiere di vetro. I pezzi si erano infranti sul volto della vittima, provocando una ferita...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
All’inizio del processo era stato presentato un maxi risarcimento: mezzo milione di euro. L’imputato era presente alla lettura della sentenza. Assistito dai legali Federica Battistoni e Jacopo Saccomani, prima del ritiro dei giudici ha voluto rendere delle dichiarazioni spontanee, sostenendo di non aver mai avuto l’intenzione di colpire il 32enne. Tutto era nato di fronte all’ex Kona Cafè. Stando alla ricostruzione della procura, mentre il 32enne si stava dirigendo verso l’auto era stato fermato e aggredito dall’imputato con un bicchiere di vetro, rottosi in mille pezzi al momento dello schianto contro il viso della vittima. Tutt’altra la versione dell’imputato secondo cui c’era stata tra i due una colluttazione durante un tentativo di chiarimento. Il bicchiere si sarebbe rotto mentre il 32enne stava cercando di dare una testata all’impiegato. Per proteggersi, si era portato al volto le mani dove teneva il bicchiere. In quel frangente, la rottura del vetro. L’impiegato si era ferito alla mano. Pochi giorni prima dell’episodio in piazza del Papa, i due erano arrivati alla scontro verbale al Conero Golf Club di Sirolo. In quell’occasione, era stato l’imprenditore a minacciare il 29enne, intimandogli di stare alla larga dal suo tavolo. Per quel fatto, il 32enne è stato condannato dal giudice di pace. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico