Non c’è pace per la tomba di Dino Di Michelangelo, poliziotto osimano morto con Marina Serraiocco nella valanga killer di Rigopiano che il 18 gennaio 2017. È...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rigopiano, all'asta bottiglie di vino e mobili scampati alla valanga: è polemica
Rigopiano, ex sindaco aggredito in tribunale dalla madre di una vittima: «Rideva al bar»
Rigopiano, un anno dopo: il 18 gennaio 2017 la tragedia costata la vita a 29 persone
E questa gente le mani a posto non le ha tenute e neanche il cuore. Perché quel cuore si è spostato ed è caduto nella spazzatura». Continua lo sfogo. «Intanto una mamma piange ininterrottamente da stamattina. E non c’è un perché a gesti simili. Solo cattiveria». A quanto pare hanno scarabocchiato un biglietto scritto presumibilmente dai familiari di Dino perché in passato qualcuno aveva rubato dalla tomba degli oggetti lasciati in suo ricordo. Intanto a proposito di Rigopiano, l’avvocato Romolo Reboa che, insieme ai legali Gabriele Germano, Massimo Reboa, Silvia Rodaro, Maurizio Sangermano e Roberta Verginelli assiste le famiglie di quattro vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola, rende noto l’annuncio che «ha sconvolto le famiglie delle vittime dopo che il 30 ottobre, a Pescara, si è tenuta un’asta delle bottiglie di vino pregiato che si trovavano nell’hotel e che si sono salvate dalla valanga». Bottiglie «messe in vendita dal curatore del fallimento, mentre non è conosciuto chi farà il macabro brindisi al prezzo di aggiudicazione di 1.800 euro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico