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ANCONA - Inchiesta sul ponte crollato in A14, c’è la prima assoluzione: è quella di Pierpaolo Cappelletti, 65enne di Spoleto, capo cantiere della ditta Pavimental. Era accusato di omicidio colposo, insieme ad altre 17 persone, per la morte di Emilio Diomede e Antonella Viviani, i coniugi ascolani che nel tragico 9 marzo 2017 viaggiavano sulla loro auto rimasta parzialmente schiacciata dal crollo del ponte autostradale tra i caselli di Ancona Sud e Loreto, nel comune di Camerano.
Cappelletti, difeso dall’avvocato Alessandro Ciarrocchi, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Nell’udienza di ieri sono stati ascoltati i primi due testimoni, l’ingegnere capo cantiere del ponte e un responsabile cantieristico. Il crollo del ponte era avvenuto durante lavori di sopraelevazione e il posizionamento del moncone nuovo e provocò anche il ferimento di 3 operai. Imputati e società devono rispondere, a vario titolo, di omicidio colposo, omicidio stradale, crollo colposo e la violazione delle norme sulla sicurezza del luogo di lavoro.
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Corriere Adriatico