Ancona, perseguita la ex e il suo nuovo compagno: «Ti stupro, a lui spacco i denti». Stalker condannato

Ancona, perseguita la ex e il suo nuovo compagno: «Ti stupro, a lui spacco i denti». Stalker condannato
ANCONA - Pedinamenti, continue chiamate, minacce rivolte alla ex convivente («Ti stupro») e al nuovo compagno di lei, legale del foro di Ancona («lo faccio...

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ANCONA - Pedinamenti, continue chiamate, minacce rivolte alla ex convivente («Ti stupro») e al nuovo compagno di lei, legale del foro di Ancona («lo faccio diventare un avvocato di plastica»). È questo il quadro accusatorio dipinto della procura che ha portato sul banco degli imputati un 40enne di origine albanese, residente a Falconara. L’uomo è stato condannato dal giudice Carlo Cimini a scontare un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, per il reato di stalking. 

 

Le parti lese


Parte civile non era solo l’ex convivente, albanese di 38 anni, ma anche il suo compagno, avvocato. La coppia è stata assistita dai legali Laura Versace e Gabriella Semeraro. Il processo è terminato con un’altra condanna: un anno e un mese nei confronti di un amico dello stalker, che per la procura avrebbe concorso talvolta negli atti persecutori contro la coppia parte civile. I fatti risalgono al 2020. In una delle scorse udienze, a testimoniare era stata la 38enne: «Le persecuzioni sono iniziate quando ho conosciuto il mio nuovo compagno: ci sono stati insulti, pedinamenti, messaggi inviati per denigrare la figura del mio fidanzato. Mi diceva che ero una poco di buono, che non riuscivo ad occuparmi più di mia figlia». Un giorno, nell’autunno del 2021, la coppia era uscita dalla regione per una trasferta nel Lazio dovuta al lavoro dell’avvocato. In quell’occasione, s’erano presentati i due co-imputati. L’albanese avrebbe detto all’ex: «Ti butto giù i denti, oggi lui (il tuo compagno, ndr) diventa una prostituta». Alla fine erano dovuti intervenire i carabinieri. 

Gli appostamenti


L’ex della 38enne si sarebbe anche appostato più volte, stando al quadro accusatorio, sotto lo studio del professionista e sotto casa sua. Anche lui avrebbe ricevuto insulti e ingiurie: «Ti faccio diventare un avvocato di plastica, ti intreccio». Stando alla denuncia della donna, ci sarebbero stati pure dei pedinamenti: nell’agosto del 2020, in una stazione di servizio di Falconara, l’albanese avrebbe tentato di speronare con la propria auto quella su cui viaggiava la ex con la figlioletta di pochi anni. Inoltre, avrebbe urlato alla donna, in lingua albanese: «Ti stupro». Gli imputati hanno sempre respinto le accuse.

 

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Corriere Adriatico