I ladri acrobati sono tornati, ripulita una rosticceria: scappano con i soldi e le registrazioni delle telecamere

La piadineria-rosticceria visitata dai ladri
ANCONA - I ladri acrobati sono tornati a colpire. Stavolta hanno preso di mira La Piada, rosticceria di via Magenta. Fedeli ad una prassi ormai consolidata, facendo leva su una...

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ANCONA - I ladri acrobati sono tornati a colpire. Stavolta hanno preso di mira La Piada, rosticceria di via Magenta. Fedeli ad una prassi ormai consolidata, facendo leva su una fioriera, si sono issati fino alla finestra a vasistas, posizionata nella parte superiore della vetrata principale, e da lì sono passati per intrufolarsi nell’attività commerciale. Hanno tagliato i fili delle telecamere, per evitare di essere inquadrati, e si sono portati via pure i dvd delle registrazioni, oltre al fondo cassa: circa 400 euro. 

 

 
Il furto è avvenuto l’altra notte, in un orario non ben precisato. Sul posto sono intervenute le Volanti della questura insieme agli specialisti della Scientifica, a caccia di impronte digitali e possibili indizi. «Quando sono arrivata e ho visto che la porta sul retro era aperta, pensavo ci fosse la mia collega», racconta Donella Ascani, la madre dei titolari della piadineria e rosticceria di via Magenta, a due passi dal tribunale. Erano le 8 e un quarto di ieri mattina. «L’ho chiamata, ma non mi ha risposto, quindi ho realizzato che nel negozio c’ero solo io - continua la commerciante -. Sono andata verso il bancone e ho trovato la cassa aperta: i ladri l’hanno svuotata. Mi sono detta: le telecamere avranno ripreso tutto. E invece no perché hanno tagliato i fili e si sono portati via anche il registratore. La polizia l’ha trovato dalle parti del mercato delle Erbe, buttato a terra: ma i dvd dei filmati non c’erano più». I malviventi si sono dati alla fuga passando da una porta sul retro: hanno rubato anche un cellulare di servizio utilizzato dai dipendenti della rosticceria. Per fare irruzione nel locale, invece, si sono serviti di una finestra a vasistas che dà su via Magenta, a poco meno di tre metri da terra: la fessura è molto sottile, un elemento che porta a pensare a ladri “acrobati”, giovani e di corporatura esile. 


Un modus operandi che ricorda altri due furti avvenuti nelle scorse settimane, sempre ai danni di esercizi commerciali. Con la stessa tecnica il 22 agosto avevano saccheggiato il bar San Martino di via Marsala, che si affaccia su piazza Pertini: approfittando della presenza di un’impalcatura, erano passati da una vasistas per entrare e rubare pochi soldi dalla cassa, oltre ad alcune bottiglie pregiate di spumanti e rum. Per dispetto avevano staccato la corrente ad un congelatore e fatto uno spuntino con i gelati, per poi masticare dei chewing-gum e sputarli a terra. Per uscire, avevano sfondato la vetrata del negozio con una sedia. Qualche giorno prima i ladri avevano visitato anche la pizzeria “Italia al pezzo” in via dell’Industria, alle Palombare, passando sempre da una vasistas: bottino, 400 euro. 

 

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Corriere Adriatico