Dipendente comunale positivo al Covid: allerta per alcuni colleghi, uffici sanificati

Dipendente comunale positivo al Covid: allerta per alcuni colleghi, uffici sanificati
ANCONA  - «Un dipendente comunale positivo al Covid». La comunicazione arriva nel tardo pomeriggio da Maurizio Bevilacqua, direttore generale del Comune, tra gli...

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ANCONA  - «Un dipendente comunale positivo al Covid». La comunicazione arriva nel tardo pomeriggio da Maurizio Bevilacqua, direttore generale del Comune, tra gli oltre settecento lavoratori di Palazzo del Popolo, tra ufficio centrale e sedi distaccate inizia il tam tam per capire chi sia e se ci siano stati contatti. «Immediatamente sono scattate le misure previste dalle procedure sanitarie e le relative comunicazioni - viene sottolineato nel comunicato ufficiale - Il Comune ha adottato da tempo ogni azione di prevenzione, contenimento e sanificazione. Si precisa che il dipendente svolge un ruolo che non prevede rapporto con il pubblico».



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Il dipendente, in servizio nella sede centrale di piazza XXIV Maggio, lunedì non ha timbrato il cartellino ma inviato un certificato medico. A cui ieri è seguita la comunicazione di positività al Covid. E a quel punto si è messa in moto il protocollo sanitario. «Abbiamo contatto la dottoressa Cimini del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asur - afferma il direttore generale Bevilacqua - e, come prevede il protocollo, abbiamo individuato le persone che potrebbero aver avuto contatti stretti con il dipendente». Nel caso specifico altri 3 o 4 lavoratori comunali che ora saranno monitorati dall’Asur in base ai protocolli previsti. «Il dipendente risultato positivo non ha avuto contatti con il pubblico - sottolinea il direttore generale del Comune - Domani (oggi, ndr) per maggiore cautela procederemo, prima dell’inizio dell’attività, alla sanificazione degli ambienti dove è stato il dipendente. Voglio inoltre precisare che da tempo abbiamo avviato incontri con i servizi, comunicato la necessitò di indossare i dispositivi di protezione individuale come la mascherina, attuato protocolli consolidati per garantire la sicurezza dei dipendenti e del pubblico che, solo su appuntamento, si può recare agli sportelli. Gli accessi sono scaglionati, viene rilevata la temperatura e la portineria verifica sempre se chi arriva ha la prenotazione con l’ufficio». 


Anche oggi i servizi aperti al pubblico (salvo ripensamenti dell’ultimora) saranno garantiti in maniera regolare. Ma i dipendenti? Molti hanno chiesto spiegazioni e delucidazioni ai rappresentanti sindacali. «La fase 1 era stata gestita bene dai dirigenti con l’utilizzo dello smart working. Nelle ultime settimane era stato attuato un graduale ritorno dallo smart working - sottolinea Luca Talevi della Cisl - anche se, come in occasione dell’ultimo incontro con il sindaco e il direttore generale, avevamo invitato a non abbassare la guardia e utilizzare il più possibile lo smart working sino al 31 luglio. Il Covid è ancora tra noi e sarebbe bene sfruttare le possibilità offerte dal Governo per far correre il minor rischio possibile ai lavoratori».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico