«Due progetti sull’itinerario di Ricci. Il pasticcio della giunta comunale». La critica di Carancini sul piano turistico maceratese

«Due progetti sull’itinerario di Ricci. Il pasticcio della giunta comunale». La critica di Carancini sul piano turistico maceratese
«Due progetti sull’itinerario di Ricci. Il pasticcio della giunta comunale». La critica di Carancini sul piano turistico maceratese
di Giulia Sancricca
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 03:20

MACERATA «È un grande pasticcio di credibilità quello che la giunta Parcaroli sta combinando con l’itinerario turistico pedonale su Padre Matteo Ricci». A dirlo è il consigliere regionale dem, Romano Carancini. Nel mirino dell’ex sindaco di Macerata la decisione della giunta di accantonare il progetto già realizzato e realizzarne uno nuovo.

I fatti

«Lo scorso giugno - dice - l’amministrazione ha accantonato il progetto di Maggioli spa, già finanziato con 30.500 euro di fondi europei del programma Iti In-nova Macerata Por Fesr Marche 2014-2020 e curato dal professionista Filippo Mignini.

In sua sostituzione è stata affidata la realizzazione di un nuovo Itinerario Ricciano a MarcheMedia Società cooperativa, con uno specifico contributo di 37.149 euro di fondi Por Fesr sisma 2014-2020, attingendo quindi a un asse di finanziamento diverso. Un indegno pasticcio di credibilità, appunto, se si considera la scelta di buttare nel cestino un progetto avanzato sebbene i costi fin qui sostenuti dal Comune, come da espressa richiesta degli uffici regionali, devono essere rendicontati con tanto di prova fotografica e con un atto che attesti la regolare esecuzione delle forniture nonché la funzionalità e il funzionamento degli interventi finanziati». Allora Carancini si chiede cosa intende fare il Comune adesso. «Presenterà alla Regione le foto di una lapide e di una targa a pochi centimetri di distanza, relative alla casa natale del concittadino Matteo Ricci, che si contraddicono tra loro perché frutto di due diversi progetti? Come rendiconterà le spese sostenute dal 2020 a oggi per il progetto commissionato a Maggioli spa con la consulenza scientifica di Mignini? Come potrà dimostrare la fruibilità di interventi affidati, in buona parte realizzati ma improvvisamente chiusi nel cassetto? O invece, ipotesi non remota, il Comune utilizzerà l’attuale nuovo progetto dell'Itinerario Ricciano, che non beneficia di nessuna delle attività di quello precedente, per due diverse rendicontazioni e dunque per due finanziamenti?». Carancini critica soprattutto la scelta di aver «liquidato 40 anni di rigore e autorevolezza scientifica di Mignini sullo studio della figura di Matteo Ricci, la cui consulenza, a quanto pare, a Macerata non risulta più valida per le “mutate condizioni geo-turistiche della città”. Ci si espone al ridicolo se si dimentica che Filippo Mignini è colui che nel corso degli anni, per la sua affidabilità di storico, ricercatore, scrittore e divulgatore, ha contribuito in maniera decisiva a far conoscere ai maceratesi, e non solo, questo imponente personaggio, messaggero di amicizia e di dialogo, simbolo di un’Europa di pace». 

La posizione

Carancini critica non tanto la scelta di discontinuità con chi ha governato prima, ma i motivi per cui è stata fatta: «Quando si scade nel “cancelliamo ciò che c’era prima” senza argomentazioni attendibili il pasticcio è dietro l'angolo e, purtroppo, è la credibilità di tutta la città che viene messa in ridicolo: agli occhi dei turisti disorientati che la visitano come in questi giorni di festa, degli accademici che la frequentano, degli stessi maceratesi che la abitano e anche agli occhi delle istituzioni, quando si rischia di non essere trasparenti nell’utilizzo di risorse che l’Europa, per il tramite della Regione, concede alla città per il suo sviluppo e non per giochi di potere. Confidiamo che il Comune di Macerata ci ripensi e non faccia ulteriori figuracce con l’Europa rendicontando due volte lo stesso progetto e “sperando” che nessuno in Regione se ne accorga».

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