Celentano: «Avvenire e Famiglia Cristiana
testate ipocrite. Da chiudere»

Celentano
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di Redazione
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Martedì 14 Febbraio 2012, 22:26 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:39

SANREMO - L'attesa era tutta per lui. Alle 22,20 Celentano arriva sul palco dell'Ariston in mezzo all'annunciato scenario apocalittico: bombe, esplosioni di cannone, finti morti e feriti. Ma le bombe arrivano soprattutto quando inizia a parlare e il suo lungo intervento con toni da profeta in cui tocca tanti argomenti (anche in maniera confusa) farà comunque discutere. Il Molleggiato parte subito all'attacco (video) e il suo bersaglio sono i preti e i frati che non parlano di cosa c'è dopo la morte e le testate «inutili e ipocrite», come le definisce lui, "Avvenire" e "Famiglia Cristiana": «Andrebbero chiuse», dice. E prosegue: «Se c'è una cosa che non sopporto nei preti è che quando fanno la predica non parlano mai della cosa più importante e cioè del motivo per cui siamo nati». E per Celentano: «Certe testate dovrebbero parlare del Paradiso e consolare i malati invece fanno politica». Quindi aggiunge: «Sono ipocrite le critiche a uno come Don Gallo che ha dedicato la sua vita per aiutare gli ultimi».

Montezemolo. Poi parla degli operai Wagon lits che protestano sulla torre della stazione di Milano e si rivolge a Montezemolo: «Montezemolo ha fatto bene a fare il treno veloce, bello e confortevole.

Ma bisogna bilanciare la velocità con qualcosa di lento e allora ti invito, Montezemolo, a farne uno lento che faccia vedere le bellezze dell'Italia. Perché c'è gente che vuole andare lento. Sono sicuro che lo farà».

Elisabetta Canalis-Italia. Ed eccola, l'Italia, rappresentata dall'entrata di Elisabetta Canalis. «Resta qui». «Non posso, le cose non vanno bene e io sto perdendo la mia bellezza». «Tornerai?» «Sì, se gli italiani lo vorranno».

Contro la Consulta Tra un brano e un monologo arriva l'attacco di Celentano allla Consulta «che non ha preso in considerazione un milione e duecentomila firme per il referendum». Polemizza sul fatto che il popolo non è più sovrano. In scena entrano Pupo a fare da contraltare e Morandi ad appoggiarlo. Partecipa alla scena teatrale anche Papaleo. Tra applausi e momenti di sconcerto.

La Lei e Santoro Nell'ora di spettacolo non è mancata la frecciata alla dg della Rai rea di aver allontanato Santoro.

«Aldo Grasso è un deficiente» Nel monologo senza limiti entra anche un insulto gratuito al critico del Corriere della Sera Aldo Grasso. Sassolini tolti dalle scarpe di un Celentano verbalmente incontinente.

La gaffe con l'amico Gianni «Non dovremmo preoccuparci di tingerci i capelli» commenta a un certo punto proprio accanto a Morandi che a più di 60 anni presenta una capigliatura nero corvino che lascia più di un dubbio sulla reale autenticità del colore...

Grecia, Germania e Francia Dopo aver trattato temi sul Paradiso e l'aldilà nel sermone anche analisi sulla situazione Europea. Con tanto di brano "politico".

Chiusura Celentano chiude con un brano in cui partecipa, ma solo con la voce fuori campo, Battiato. E' l'ultimo atto di una presenza che farà discutere moltissimo. Su questo Celentano ha ancora una volta fatto centro. Sui temi trattati e le opinioni da lui espresse voleranno repliche e fiumi di inchiostro. Alla fine il pubblico dell'Ariston in piedi gli tributa un lungo applauso. Mentre Sanremo ormai tutto pare fuorché un Festival della canzone. Pubblicità.

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