TavulliaVale, con le chiavi della città consegnate dalla sindaca Francesca Paolucci a Valentino Rossi, è stata una lunga emozionante serata, ricca di storie e aneddoti, alternati a video da occhi umidi. Piccoli viaggi nel tempo con Guido Meda nelle vesti di Emmet Brown, il Doc della situazione.
Ecco i momenti cult di un evento che ha saputo riempire Tavullia, via Roma e piazza Dante con 7mila persone. Piccolo particolare: il Dottore non corre più in moto da due anni ma è ancora amatissimo. Non a caso Giovanni Malagò, il presidente del Coni, da sempre appassionato di motori (e Ferrari), presente in prima fila sul finale di serata ha sganciato la bomba: «Valentino, vieni alle Olimpiadi? Sta a Casa Italia, con gli altleti: sei un gigante da cui loro possono imparare tante cose».
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La genesi delle scenette dopo ogni vittoria
Così ha raccontato Valentino: «Le prime scenette nascevano la Bar sport, dove ora c'è la farmacia. Io ero con Pedro, Bagarino, i ragazzi del Fan club, Flavio e Rino... Perché ho smesso? Perché vincevo meno. Adesso se giriamo con una bambola gonfiabile sulla moto ci arrestano - ha ricordato tra le risate del pubblico -. Quella scenetta non aveva proprio senso. Uno era entrato nel bar e ci ha detto: "Lo sai cosa devi fare se vinci? Devi fare un giro con una bambola gonfiabile...". E tutti noi: sì, va bene! E allora siamo andati a comprarla al sexy shop. Poi, però, senza dirmi nulla, qualcuno scrisse sulla schiena della bambolo: Claudia Skiffer. Era il periodo che Biaggi usciva con Naomi e quindi subito tutti pensarono a uno sfottò... Ma non voleva esserlo, anche perché io e lui già litigavamo normalmente...».