PESARO «Adesso la misura è colma. Si è passato il limite della decenza. Basta con le strumentalizzazioni su questa storia». Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini sbotta sulla questione Riceci. «Non ci sto a questi giochini e non faccio il pungiball. Ho una mia onestà intellettuale, una mia visione acclarata di tutela dell’ambiente, la mia storia personale è conosciuta. Non accetto di essere continuamente messo nel tritacarne un giorno sì e l’altro pure, peraltro con allusioni pesanti e fuorvianti che non corrispondono minimamente alla realtà. Adesso si fa addirittura intendere che la Provincia accontenta Aurora per la nuova puntata della fiction. Basta con questo modo di fare».
La posizione
Dice il presidente della Provincia: «La mia posizione è stata chiara sin dall’inizio contro la discarica.
Cavilli procedurali
Non solo: «La Provincia non si nasconde dietro cavilli procedurali come fanno altri. E vuole arrivare a dire un no chiaro, fermo e motivato che serva poi anche per tutte le altre situazioni analoghe. Proprio per evitare che si ripresentino riproposizioni con le stesse problematiche. Anche per questo volevamo la giusta interpretazione delle distanze dal consiglio regionale. Ma a questo punto, visto che è mancata la collaborazione della Regione, per non dire altro, ci assumiamo noi la responsabilità. Non ci sono le distanze e la discarica non si farà. Punto e basta. Sembra che la Provincia giochi sul cavillo per dire sì, quando invece è tutto il contrario. Stiamo assistendo alla mistificazione della realtà. Sappiamo tutti che la lettera del Genio civile regionale dello scorso tre gennaio è stata quella che ha condotto alla rimodulazione dei termini istruttori, perché la Regione ha espressamente ammesso che la ditta svolgesse il monitoraggio nel sito nel corso dell’anno 2024. Ce l’hanno spedita dopo che Aurora ha ritirato il ricorso al Tar, non fatto contro la Provincia ma contro la Regione. Il resto - conclude Paolini - sono strumentalizzazioni di cui sono stufo. E adesso dico basta».