Ex complesso Zoccolette, a Pesaro nasceranno 15 mini alloggi: un tetto per single e giovani coppie

Zoccolette, in futuro 15 mini alloggi: un tetto per single e giovani coppie
Zoccolette, in futuro 15 mini alloggi: un tetto per single e giovani coppie
di Miléna Bonaparte
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:54

PESARO Mini alloggi a edilizia agevolata su due piani lungo via della Battaglia, 14 più 1 poco più grande, un ritrovo sociale per i giovani come punto informativo dentro la chiesa del Lazzarini, la facciata simbolo di via della Vetreria, i giardini e il grande atrio interni da valorizzare come spazi pubblici, forse con il sacrificio di qualche parcheggio.

È il nuovo volto sulla carta del progetto di Erap-Regione per ristrutturare e fare rivivere l’ex complesso della Misericordia, che tutti chiamano le Zoccolette per le calzature delle orfanelle che risuonavano per strada. Previsioni, ormai grosso modo definitive, del travagliato piano di recupero, adottato in variante al Prg dalla giunta comunale dopo i pareri positivi della conferenza dei servizi, inclusa la Soprintendenza, e quattro anni di controversie alle spalle.


I tempi


Ora che sono appena scaduti i tempi per presentare le osservazioni (pareri non vincolanti), torna a infuocarsi il dibattito sul restyling del complesso del Settecento tra eterni ponteggi e un degrado di quasi un secolo.

In altre parole lo scontro che ha tenuto banco fra l’esigenza di abitazioni economiche per persone a basso reddito, soffocate dal caro affitti, e la necessità di rispettare il vincolo monumentale-architettonico dell’edificio, nonché l’urgenza di intervenire perché l’isolato sta ormai andando in rovina.

Da una parte Erap, Regione, Comune, Soprintendenza che alla fine hanno raggiunto il sospirato compromesso. E il comitato “Pesaro città d’arte e cultura”, insieme a EveryOne Group e un nuovo movimento cittadino, dall’altra, che è tornato polemicamente alla carica presentando cinque pagine di osservazioni al piano che andranno in consiglio comunale. Poi sarà la volta del progetto esecutivo, dopodiché l’Erap potrà indire la gara d’appalto e fare partire i lavori. Forse con il nuovo anno. L’ente recupererà come blocco unico il complesso tra via della Vetreria, con la preziosa chiesa simbolo, e via della Battaglia, ingresso dell’ex conservatorio, cioè l’orfanotrofio delle ragazze sole e “pericolanti” che si sviluppava in tutto il corpo centrale. Tra fede e solidarietà con le giovani donne.


Cosa è previsto


Proprio qui sono previsti 14 appartamenti di non più di 45 mq al pianterreno e al primo piano, e un’abitazione di circa 60 mq. In questo caso l’edilizia è agevolata, piccole metrature per single, giovani coppie, separati, anziani soli, disabili con caregiver.
«Grazie al Cielo ci sono i vincoli a tutela dell’oratorio e del conservatorio - fa notare Roberto Malini del comitato - ma, rispetto alle garanzie che lo scorso anno Comune, Regione, Soprintendenza ed Erap avevano dato, ci si aspettava un intervento più rispettoso della cultura. Sono previsti appartamenti anche al piano terra, dove avevamo ottenuto locali per la promozione culturale. Si erano impegnati al restauro architettonico, con particolare attenzione alla chiesa che sarebbe diventata auditorium e sala per eventi. Nel progetto è indicata, al contrario, una destinazione sociale. E nella corte si parla di posti auto. La Soprintendenza ha accettato tutto, davvero incredibile». Nel piano di recupero «non si fa riferimento al restauro della chiesa che per noi è il focus come luogo della cultura, rischiamo di perderla».

Un’operazione di lunga data, quella delle Zoccolette, che ha preso il via nel 2019 per iniziativa dell’amministrazione regionale di allora con il finanziamento di 3 milioni e mezzo di fondi Erap. Nel frattempo l’edificio, di proprietà comunale, è stato acquisito dall’ente per 775 mila euro dopo un tira e molla per la presenza di vincoli. Di recente si sono infine aggiunti i fondi Pinqua-Pnrr Centro storico da utilizzare per gli spazi dedicati ai giovani.


L’ultimo miglio


«I 15 appartamenti a edilizia agevolata saranno disponibili per la fascia a medio-basso reddito che non riesce a stare sul mercato - spiega il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani del Pd -, quella sovvenzionata corrisponde alle case popolari per le vecchie e nuove povertà. Nello stesso tempo l’intervento permette di riqualificare un prezioso edificio in degrado ai margini del centro storico. Passo dopo passo, ho seguito il percorso, mediando tra Comune, Erap, Provincia e Soprintendenza. L’arrivo dell’ultimo miglio, sebbene siano serviti molti anni per la complessità e gli adempimenti burocratici, mi riempie il cuore di soddisfazione». 

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