PESARO - L’auto pagata con la droga tanto era l’indotto che il giro di stupefacenti gli permetteva, e la gestione dello spaccio tra il lodigiano e l’area sud di Milano. Nove arresti e due indagati legati alla provincia di Pesaro dove è avvenuta una perquisizione. Per i due indagati un ruolo marginale, ma sono comunque rientrati sotto la lente dell’indagine per i contatti con i pusher arrestati.
Il gruppo sarebbe accusato di gestire una rilevante fetta del mercato degli stupefacenti a cui facevano riferimento centinaia di consumatori lombardi e per questo nove persone sono state arrestate dai carabinieri di Lodi. Secondo l’ipotesi accusatoria, il gruppo spacciava quotidianamente dando appuntamenti ai clienti in luoghi di campagna sempre diversi tra il lodigiano e sud Milano. Tra loro c’è chi ha acquistato per 6mila euro un’automobile da un privato, un’Audi A3 usata, pagandola solamente per metà con hashish e per l’altra metà con cocaina.
Un’indagine che parte da lontano e che ha visto tre mesi di pedinamenti e controlli in cui i militari hanno accertato oltre 1000 cessioni, per un importo superiore a 30.000 euro complessivi, presumendone molte di più.
L’attenzione è stata rivolta appunto a due residenti nel Pesarese: si tratta di un colombiano di 27 anni e di una donna romena di 34 anni. Ieri mattina è stata perquisita la loro abitazione, grazie all’ausilio delle unità cinofile, e sarebbe stata trovata una dose di hashish. Sarebbero coinvolti nell’indagine come piccoli spacciatori locali che si approvvigionavano dai pusher che operavano nel lodigiano e che sono finiti in manette.
Dei 9, sono già finiti in carcere a Lodi due cittadini di origine cubana di 40 e 31 anni e un cittadino di origine algerina 45enne, tutti rintracciati a Melegnano in provincia di Milano. Sequestrata droga, contanti e bilancini di precisione.