Cingoli, pusher in smart working. È ai domiciliari ma spaccia: in giardino aveva quasi 10 chili tra marijuana e hashish

Cingoli, pusher in smart working. È ai domiciliari ma spaccia
Cingoli, pusher in smart working. È ai domiciliari ma spaccia
di Benedetta Lombo
3 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Aprile 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 17:15

CINGOLI Era ai domiciliari dopo che a settembre scorso era stato arrestato per droga. Mercoledì pomeriggio i carabinieri gli hanno trovato in giardino quasi dieci chili di droga tra hashish e marijuana, è così finito in carcere Marco Contoni, 24enne cingolano, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con la recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale.  Ad accorgersi che c’era qualcosa di strano è stata una pattuglia di giovanissimi carabinieri della stazione di Cingoli che verso le 15.30 si era diretta verso l’abitazione di Contoni per svolgere le ordinarie verifiche dal momento che il giovane era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’intervento

Quando i militari si sono avvicinati hanno notato un’auto ferma con a bordo un 22enne di un paese dell’entroterra maceratese la cui presenza lì era sembrata insolita e sospetta. I militari lo hanno controllato e lo hanno trovato in possesso di due frammenti di hashish del peso complessivo di 5,4 grammi, verosimilmente acquistati proprio da Contoni. A quel punto i carabinieri hanno eseguito immediatamente una perquisizione a casa del 24enne: in un mobile hanno trovato 3.600 euro in contanti e nella credenza della cucina 66 sigarette elettroniche confezionate con i relativi serbatoi contenenti liquido infuso di Thc e di cannabis. I militari, guidati dal luogotenente Umberto Paglioni, hanno deciso di approfondire i controlli estendendoli anche all’esterno della casa e sul posto, in ausilio, sono intervenuti tutti i militari della stazione e in un anfratto tra la vegetazione sono stati rinvenuti un borsone e una busta di carta contenenti due chili di marijuana e 125 panetti di hashish di varie forme, dimensioni e peso per un totale di 7,3 chili, un bilancino di precisione e un coltello da cucina utilizzato per il taglio dei panetti di hashish.

Inoltre il 24enne era in possesso anche di uno Smartphone. Lui, su disposizione del pm di turno Rosanna Buccini, è finito al carcere di Montacuto, mentre il 22enne controllato fuori casa è stato segnalato alla prefettura di Macerata in qualità di consumatore, con il conseguente ritiro della patente.

La convalida

Per Contoni, difeso dall’avvocato Marco Tomassini, oggi è prevista l’udienza di convalida. In circa quattro anni il 24enne è stato arrestato tre volte: il primo arresto risale a luglio del 2019 quando 20enne finì ai domiciliari all’esito dell’operazione antidroga denominata “Piccola Paranza” (per questi fatti ha già definito la propria posizione con un patteggiamento) e poi a settembre del 2023 in flagranza quando incappò in un normale controllo su strada dei carabinieri lungo la Statale a Porto Recanati. «I carabinieri di Cingoli sono stati veramente molto bravi – ha commentato il comandante provinciale, il colonnello Nicola Candido –. Hanno fatto i controlli in maniera attiva, hanno capito che c’era qualcosa di strano vedendo l’auto ferma nella stradina, sono stati bravi a scoprire dov’era la droga dopo che in casa apparentemente non c’era nulla. Hanno agito in maniera intelligente, sono stati volenterosi e ben guidati. Per la realtà di Cingoli è un grossissimo risultato e dimostra che le forze dell’ordine ci sono sempre».

© RIPRODUZIONE RISERVATA