Novilara, si recupera il Teatrino partendo dal muro in degrado: il Comune ha affidato il progetto

Novilara, si recupera il Teatrino partendo dal muro in degrado: il Comune ha affidato il progetto
Novilara, si recupera il Teatrino partendo dal muro in degrado: il Comune ha affidato il progetto
di Miléna Bonaparte
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:36

 PESARO - Luci e stelle di Novilara che, oltre alle festività, illuminano l’atteso intervento di ristrutturazione del Teatrino all’aperto nel cuore del borgo medievale. Un progetto del Comune atteso e sospirato dal Quartiere 3 Colline e Castelli e dalla presidente Francesca Tommasoli, “pasionaria” nel rivendicare necessità ed esigenze. Il suo motto è “non mollare, non rinunciare”. E questa volta il sogno è diventato realtà, raddoppiando addirittura le dimensioni della prospettiva scenica e degli spazi aperti al pubblico e ai visitatori. Sta prendendo forma un piano di recupero semplice, ma capace di ampliare l’area interessata e restituire nuova vita a un antico orto del centro storico - spiega Francesca Tommasoli -. Un angolo di circa 250 metri quadrati, diventato di proprietà comunale, che si integrerà con la piazzetta sottostante. Al termine dei lavori potremo finalmente intitolare lo spazio al disegnatore Michele Provinciali che fece di Novilara il suo paese d’elezione».

Il via libera

Il Comune ha dato il via libera, con incarichi e relativi impegni di spesa, al consolidamento del muro gravemente danneggiato e pericolante che sovrasta il Teatrino.

Un primo passo per rimettere in sesto il delizioso punto d’incontro per spettacoli, incontri e mostre che il consiglio di Quartiere vuole dedicare al maestro dell’arte grafica di fama internazionale Michele Provinciali, morto a 87 anni nel 2009, originario di Parma e vissuto con la famiglia nell’elegante “buen retiro” dentro le mura. Un omaggio all’illustre e al tempo stesso estroverso concittadino, letteralmente innamorato della sua Novilara, che andrà di pari passo con la riqualificazione dello spazio urbano. Sono previsti l’apposizione della targa e un inedito ritrovo di amici ed estimatori dell’artista.

«I lavori prenderanno il via dal consolidamento della parte superiore del muro in pietra di via della Ricostruzione e dalla necessità di ricollegarlo saldamente alle cinte laterali - spiega Francesca Tommasoli -. Il lavoro si perfezionerà con l’apertura di uno o due varchi d’accesso allo spazio verde sopra il teatro, ora interdetto al pubblico. Un elemento scenico o un palco rialzato. Il progetto consentirà la riqualificazione di tutta l’area, dilatando gli attuali confini. Una scala laterale, già presente in via Rossi, determinerà l’utilizzo sia dello spazio inferiore, sia di quello superiore. E in futuro, grazie alle associazioni Anfora, La Stele e Aiia, ci dedicheremo anche al rilancio del museo d’arte contemporanea all’aperto, riannodando così quel filo che unisce il borgo di Novilara al Tam di Pietrarubbia».

Questa volta è proprio il caso di dire “carta canta”, dopo le promesse. Il Comune ha affidato un doppio incarico a professionisti esperti di riqualificazione urbana per studiare il progetto di recupero, stanziando complessivamente 40.000 euro necessari ai lavori che dovranno essere appaltati. Sono coinvolti nell’operazione l’architetto Roberta Martufi, stimata professionista che realizzerà uno studio storico e tecnico del manufatto, occupandosi quindi del progetto di recupero per un importo di 2.496 euro, e lo studio Intangible Industries dell’ingegnere Michele Carpinone di Bologna che lavorerà al rilievo del muro e alla planimetria (compenso 913.54 euro). Si tratta di affidamenti diretti senza gara, essendo spese contenute, basati su capacità ed esperienza dei tecnici selezionati. Un recupero nel rispetto del passato.

Il rispetto del passato

Serve infatti non solo il progetto degli interventi da realizzare, ma anche un approfondimento della valenza storica del complesso, attraverso un rilievo critico dello stato dei luoghi e una sorta di recupero delle antiche memorie proiettate verso il futuro.

«All’inizio dell’anno - fanno notare i tecnici del Comune che seguono l’operazione - il muro di sostegno in pietra ha iniziato a presentare una deformazione causata dal peso del giardino-orto sovrastante. Si è posta quindi l’esigenza di programmare l’intervento. In seguito alle forti piogge di maggio, il cedimento si è accentuato ed è stato necessario chiudere la strada. La manutenzione del muro consiste nella rimozione degli elementi in pietra, nel rafforzamento interno, quindi nella ricollocazione dei blocchi originali».

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