PESARO - Un grosso tronco ostruisce da oltre tre mesi il rio Ceniro, nelle campagne a Novilara. Questa sorta di diga naturale preoccupa sia le famiglie sia le attività agricole nelle vicinanze e Angelo Ficcadenti, un operatore della zona, ha già segnalato il problema al Consorzio di bonifica, l’ente regionale che ha competenza sul corso d’acqua in questione. «La mia richiesta di intervento celere – spiega infatti Ficcadenti – risale al 24 maggio scorso ed è stata trasmessa con posta elettronica certificata, però finora nessuno si è fatto vedere da queste parti e nulla è cambiato nel frattempo».
La paura
La paura dei residenti è che, dopo due mesi di caldo rovente, la fine dell’estate sia segnata da torrenziali rovesci d’acqua.
Il sollecito
«Ho sollecitato il Consorzio di bonifica anche telefonicamente – prosegue Ficcadenti – chiedendo se potessi togliere il tronco in autonomia, disponendo di mezzi agricoli idonei. La risposta è stata che un agronomo avrebbe dovuto visionare il tutto. Sono stato richiamato a distanza di circa un mese e ho saputo che il sopralluogo sarebbe stato effettuato nell’arco di pochi giorni. Purtroppo la situazione è ancora invariata, il tronco ingombra il letto del rio e da parte del Consorzio di bonifica nessuno si è ancora fatto vivo. Spero che non succedano altri eventi calamitosi eccezionali, perché le abitazioni, i capanni agricoli e le coltivazioni adiacenti potrebbero subire notevoli danni». Si tratterebbe in realtà di ulteriori danni, perché l’esondazione di maggio ha investito orti e capanni degli attrezzi nel raggio di 30 metri intorno al rio. «I fossi – conclude Ficcadenti – sono tutti ostruiti dalla vegetazione e le autorità dovrebbero imporre la loro pulizia ai frontisti, magari prevedendo tariffe agevolate. Il problema deve essere risolto».